A Bordighera va in scena “Qui volano Fiamme di Punch e Gole di Piccione”

8 luglio 2022 | 10:18
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A Bordighera va in scena “Qui volano Fiamme di Punch e Gole di Piccione”

Spettacolo teatrale sul pittore Claude Monet e sua moglie Alice

Bordighera. Sabato 9 luglio alle 21 si terrà lo spettacolo teatrale sul pittore Claude Monet e sua moglie Alice ‘Qui volano Fiamme di Punch e Gole di Piccione’ che fa parte della rassegna estiva ‘Summer in Winter’, organizzata con il sostegno del Comune di Bordighera.

«Brillante spettacolo teatrale sul soggiorno a Bordighera del grande pittore impressionista Claude Monet, raccontato dalla voce inedita di Alice Hoschedé, sua seconda moglie, che attende ansiosa il ritorno del marito a Giverny, con ben otto figli da accudire. In questo monologo che si fa dialogo, attraverso le lettere che quotidianamente il pittore scriveva alla moglie, si alterneranno su scena l’esuberante Miss Eileen B. Daly, direttrice del ‘Journal de Bordighera’, e l’eccentrica “Signorina” Americana dal Cappello Rosso, che scatenerà non poche gelosie coniugali. Con ironia si condurrà il pubblico in questo originale viaggio artistico e umano alla scoperta degli illustri personaggi che resero unica la Città delle Palme tra fine ‘800 e inizi ‘900» – racconta Silvia Villa, regista e attrice con Fulvia Roggero.

Liberamente ispirato al libro “Parole a Colori” a cura di Silvia Alborno: Lettere di Claude Monet da Bordighera (gennaio – aprile 1884) Philobiblon edizioni. Lo spettacolo ai Giardini Winter con Erika Rotondaro, Fulvia Roggero e Silvia Villa durerà un’ora e 15 circa. E’ consigliata la prenotazione al 333 6155989 o al 333 9312979.

Sinossi

Lo spettacolo teatrale racconta in toni ironici l’appassionante storia del grande pittore impressionista Claude Monet e di Alice Hoschedé, sua seconda moglie, attraverso le suggestioni di un luogo, Bordighera, dove l’artista soggiornò tra gennaio e marzo 1884,
affascinato dai colori dell’esuberante vegetazione del paesaggio mediterraneo. Alice, lasciato il primo marito, attende ansiosa il ritorno del marito a Giverny, con ben otto figli da accudire. Durante la permanenza a Bordighera, durata 79 giorni anziché il mese preventivato, Monet, all’epoca 43enne, dipinge 38 tele, che avranno finalmente grande successo. Le fatiche per cercare uno stile innovativo nel dipingere, l’amore per la numerosa famiglia lontana, una nuova vita appena iniziata, la mancanza costante di denaro e le reciproche gelosie, animano le quotidiane lettere che il Pittore scrive alla moglie dalla modesta Pension Anglaise.

Alice Hoschedé, come molte compagne d’artista, è una figura evanescente ma fondamentale nella vita del pittore: è un personaggio da immaginare, da ricreare, perché purtroppo non si sono conservate le sue risposte alle lettere del marito; questo spettacolo nasce anche con l’intento di darle finalmente viva parola. In questo monologo che si fa dialogo, si alterneranno sulla scena l’esuberante Miss Eileen B. Daly, direttrice del ‘Journal de Bordighera’, che racconterà brevi storie sui personaggi stranieri più illustri che popolarono la Città delle Palme tra fine ‘800 e inizi ‘900, (tra cui il famoso Botanico, Paesaggista Ludovico Winter), insieme alla piccola, ma ingombrante ‘ossessione’ di Alice: l’eccentrica “Signorina” Americana dal Cappello Rosso, alla disperata ricerca di un marito, presente nella Pension Anglaise durante il soggiorno di Monet e definita incautamente ‘Graziosa’ dallo stesso pittore in una sua lettera, scatenando non poche ansie coniugali. «…tout ce que je fais est flamme-de-punch ou gorge de pigeon et encore ne le fais-je que bien timidement (…) » – diceva Claude Monet a Bordighera nel 1884.