A Bordighera torna “Campus Dance”, il percorso formativo di danza con artisti di fama
I partecipanti, che quest’anno sono circa 60, provengono da tutta Italia
Bordighera. A partire dal 18 luglio fino al 23 luglio, la Città delle Palme è stata animata dalla seconda edizione del “Campus Dance”, un percorso di rilievo internazionale del mondo della danza che rivolge particolare attenzione allo studio della tecnica e della coreografia, dal contact all’improvisation.
I partecipanti del corso formativo, che quest’anno sono circa 60, provengono da tutta Italia e sono giunti a Bordighera per poter affrontare un’esperienza che riproduce al meglio i ritmi che vengono sostenuti dai ballerini professionisti. Motivo per il quale, gli iscritti hanno dovuto affrontare delle giornate molto impegnative trascorrendo, a seconda dell’età, dalle 5 alle 10 ore in sala prova.
Affinché le conoscenze dei diversi stili di danza fossero approfondite al meglio, il “Campus Dance” ha ospitato istruttori con un curriculum vitae importante e tra coloro che hanno seguito gli alunni vi sono stati: Francesco Mariottini, primo ballerino nella compagnia di Montecarlo; Matteo Addino, coreografo del “Cantante Mascherato”; Luca Cilluffo, tiktoker con oltre due milioni di followers; Sol Gilgorri, coreografa argentina; Simone Stella campione italiano di HipHop; Alessandra Boschello, performer di molti video musicali e Nelia D’Aniello, docente di danza classica diplomata all’Accademia Nazionale di Danza.
Gli aspiranti ballerini hanno avuto come insegnanti anche alcuni maestri locali come Ilenia Dagostino, Daniele Scarfò e Katy, ballerina residente a Sanremo che ha portato un nuovo stile di danza che è stato essenziale affinché lo spettacolo finale, che si è tenuto ieri sera, fosse dedicato alla popstar brasiliana Anita.
Thiago Oliveira, direttore artistico e fondatore del “Campus Dance” afferma: «Penso che questo percorso produca una grande offerta lavorativa e sono felice che si sia svolto nuovamente a Bordighera dandole maggiore visibilità. Abbiamo consegnato attestati di partecipazione e, nella serata finale sono state assegnate borse di studio e premi» e conclude dichiarando: «Con il gruppo di studenti si è sviluppata da subito un grande intesa e oltre ad effettuare un tributo ad Anita, con lo spettacolo finale abbiamo voluto diffondere il messaggio che il mondo della danza è aperto a tutti, anche a coloro che posseggono alcune disabilità».