Le denunce

Riviera Trasporti, il servizio urbano di Sanremo è come se non esistesse

Alle 10:30 di questa mattina saltate 25 corse. Ora si apre l'incognita parco mezzi: entro il 2024 decine di corriere da dismettere

protesta riviera trasporti

Sanremo. Alle ore 10:30 di oggi erano 25 le corse in partenza dall’autostazione di piazza Colombo, verso le frazioni cittadine, saltate all’ultimo minuto senza un motivo apparente. E’ questo il dato con cui tutti i giorni, da settimane a questa parte, devono fare i conti gli abbonati rimasti a piedi a causa delle criticità della Riviera Trasporti.

Per utilizzare le parole pronunciate nell’ultimo consiglio comunale dal suo presidente e del capogruppo di maggioranza a Palazzo Bellevue, Alessandro Il Grande e Marco Viale, si può dire, senza timore di smentita, che «il servizio urbano della città di Sanremo non esiste più». L’ultimo di tanti casi è accaduto intorno alle 11:15 di oggi. Cancellata senza preavviso la corriera in partenza per Verezzo. La signora Marina doveva prenderla per recarsi a lavoro, dove non arriverà prima delle 13:30, visto che gli stessi autisti non sanno dirle se la corriera in programma alle 12:30 partirà regolarmente. “Rischiamo di far perdere il posto di lavoro alla gente”, si lascia scappare un dipendente, lontano dai microfoni. A provocare i disservizi e le proteste sono almeno due fattori noti: la carenza di personale (solo sull’autostazione di Sanremo mancano in organico una 20 di autisti) e la mancanza di autobus in grado di stare su strada. Sul piano del personale dovrebbero arrivare nei prossimi giorni 5 nuovi autisti vincitori di concorso, mentre sul versante del parco mezzi la situazione sembra potersi aggravare ancora.

Stando alle ultime modifiche al Codice della strada, a partire dal 30 giugno 2022 è vietata la circolazione su tutto il territorio nazionale dei veicoli di categoria M2 e M3, con caratteristiche Euro 1. Dal primo gennaio 2023, sarà la volta delle medesime categorie con caratteristiche Euro 2. Infine da inizio 2024 lo stop interesserà anche i mezzi Euro 3. Per Riviera Trasporti potrebbe significare una mazzata sul proprio parco mezzi, vetusto e in lento corso di rinnovamento. Stando ai numeri del direttore generale Sandro Corrado, la società del trasporto pubblico locale ha in attività solo una corriera Euro1 che dovrà essere dismessa nel breve periodo, mentre sono circa 7 quelle Euro2 che dovranno andare in pensione entro la fine dell’anno. Se poi si guarda al 2024, quando dovranno essere dismessi anche gli Euro3, la questione assume un contorno paradossale: «Non c’è nessuna azienda che ha la capacità produttiva per sostituire tutti i mezzi del trasporto pubblico locale da dismettere entro quella scadenza», chiosa Corrado.

A lanciare l’allarme per il parco corriere è stata l’Unione sindacale di base. Il rappresentante aziendale Alessandro Capitini e il responsabile regionale Maurizio Rimassa, la scorsa settimana hanno chiesto chiarimenti ai vertici di Rt. «Nel corso degli ultimi anni, oltre alle numerose e ben note difficoltà di Riviera Trasporti, una forte criticità è risultata essere quella del parco mezzi, in larga parte logoro ed obsoleto. A differenza delle altre aziende del trasporto pubblico locale ligure, RT in questi anni non ha praticamente rinnovato il proprio parco autobus, costretta a dirottare le risorse dedicate verso altre emergenze. La situazione attuale risulta quindi estremamente complessa e delicata e destinata ad ulteriore peggioramento in considerazione delle scadenze previste dalla normativa vigente in merito alla dismissione degli autobus maggiormente inquinanti. A fronte dei finanziamenti previsti dalle varie normative in vigore per il rinnovo del parco mezzi del tpl, chiede all’azienda e alla proprietà quali azioni siano state programmate e con quali scadenze per procedere al rinnovo del parco mezzi di Riviera Trasporti ed affrontare le scadenze sopra evidenziate. Anche alla luce dell’enorme carico di lavoro sopportato dagli addetti alle officine che fanno quello che possono ma non riescono a stare dietro a tutte le riparazioni che si presentano». Missiva al momento senza riscontro. Per Usb la situazione mezzi è ben più grave di quanto rappresentato dal direttore generale: sarebbero decine gli autobus inquinanti che per legge non potranno circolare già a partire dalla fine dell’anno.

Nell’utlimo consiglio comunale della Città dei Fiori, dove si è dato il via libera definitivo alla variante urbanistica “salva-Rt”, relativa al deposito di San Martino, il presidente Il Grande ha usato parole nette per denunciare il disastro in cui versa il servizio urbano su Sanremo: «Come Comune non dobbiamo essere più maltrattati dalla Riviera Trasporti. Diamo quasi un milione di euro all’anno per il servizio urbano cittadino che non viene effettuato. Compreso il Villa Helios-La Brezza che è sparito da un paio di anni. Ci sono state lettere e incontri, ma non è cambiato nulla. Sanremo ha fatto sempre la sua parte, però quando c’è da scegliere i mezzi nuovi, questi finiscono in altre zone. Gli scuolabus utilizzati per i ragazzi e i bambini sono una vergogna. Queste cose vanno dette. Mi auguro che quando in Provincia ci sarà da parlare della Riviera Trasporti, a nome della città, da parte di chi la rappresenta, venga detto basta».

(Qui sotto l’intervento a 3 ore e 3 minuti)

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