Migranti a Ventimiglia, minoranze chiedono apertura immediata centro. Sindaco: «La città sta soffrendo»

8 giugno 2022 | 12:15
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Migranti a Ventimiglia, minoranze chiedono apertura immediata centro. Sindaco: «La città sta soffrendo»

Stasera in consiglio comunale si discute la mozione delle opposizioni. Alle 18 riunione di maggioranza in merito

Ventimiglia. «Alle 18 la mia maggioranza si riunirà e insieme decideremo come rispondere alla mozione urgente presentata dalle minoranze sulla questione centro per migranti al Parco Roja». A dichiararlo è il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino, che sul suo nullaosta, o meno, per la realizzazione di un centro provvisorio per migranti al Parco Roja non si sbilancia prima di aver sentito i membri della sua coalizione.

La mozione, firmata da tutti i consiglieri di opposizione è stata protocollata il 6 giugno, verrà discussa nel consiglio comunale di stasera. Le minoranze chiedono che il sindaco si impegni «ad attivarsi, di concerto con le altre autorità, per realizzare un centro di prima accoglienza transitorio nel breve termine che risponda alle esigenze delle persone in cammino e della città, in attesa della eventuale realizzazione del centro definitivo».

«Per la mia amministrazione – dichiara Scullino – Il centro deve essere costruito dove è stato individuato, ovvero in località Rio Sorba a La Mortola, su un terreno che a breve diventerà comunale, quindi non bisognerà pagare l’affitto, ma solo realizzare le opere necessarie, così come eravamo d’accordo con il prefetto Michele Di Bari, all’epoca capo dipartimento delle Libertà Civili e dell’Immigrazione. Dopo sette mesi durante i quali non abbiamo saputo più nulla, ci viene proposta una situazione provvisoria che è un po’ preoccupante». Realizzare un campo provvisorio al Parco Roja, che fino al 31 luglio 2020 aveva ospitato centinaia di migranti.

Una soluzione, questa, che potrebbe dare una risposta immediata alla presenza di stranieri in città, che da qualche settimana si fa sempre più cospicua. «I dati che ci arrivano dalle associazioni presenti sul territorio sono allarmanti – aggiunge il sindaco – Se fino alla scorsa settimana venivano serviti 70 pasti, ieri ne sono stati distribuiti 200 e siamo solo all’inizio di giugno. Per l’80 per cento dei casi si tratta di clandestini, non identificati».

«Da parte del prefetto e del questore c’è una grande attività in questi giorni – continua Scullino – Mi è stato comunicato che sono arrivati 50 uomini in più per il controllo del territorio e per questo ringrazio il questore per l’attenzione che ha nei confronti della città».
Negli ultimi giorni sono 18 gli stranieri accompagnati al Cpr di Torino. «Questo vuol dire che l’attività delle forze dell’ordine è aumentata – commenta il sindaco – Ma questa situazione in città non può andare avanti. La cosa che dà più fastidio sono i delinquenti che lucrano sui migranti e che sono anche la causa delle risse, oltre alla vendita degli alcolici. Su questo punto la nostra amministrazione ha usato il pugno di ferro: non si possono più vendere alcolici da asporto dopo una certa ora. Abbiamo anche chiuso quattro locali frequentati da gente indesiderata e malavitosi». «L’amministrazione è molto attenta – conclude – anche perché la città sta soffrendo».