Inaugurato il planetario di Imperia, il più tecnologico d’Italia

Ad Imperia l’inizio dell’estate coincide con la riapertura al pubblico del Museo Navale, completamente rinnovato all’esterno e riorganizzato all’interno, e con l’inaugurazione del Planetario. Per quanto riguarda il Museo Navale gli interventi effettuati hanno permesso l’apertura dell’ala di Ponente, la revisione e la riqualificazione del tetto e della facciata, il completamento funzionale del percorso museale, la realizzazione del nuovo ingresso lato Banchina e la predisposizione del nuovo locale caffetteria-bookshop. Completa l’offerta turistico-museale della struttura il Planetario di Imperia ospitato nella cupola, terzo in Italia per dimensioni e il più tecnologicamente avanzato. Con la sua cupola full dome, 62 posti a sedere, permetterà di viaggiare tra le stelle e conoscere meglio lo spazio con spettacoli in 2D e 3D.

Grande soddisfazioen da parte del sindaco Claudio Scajola: «Si apre il planetario, che è il più moderno che c’è in Italia, il terzo come dimensioni e nell’occasione, per l’inaugurazione del planetario, abbiamo l’onore di avere con noi Franco Malerba che è stato il primo astronauta italiano e quello che ha fatto più di tutti i giri intorno alla Terra: 126 orbite intorno alla Terra, quindi credo che l’abbia potuta studiare bene da lontano. Nell’occasione apriamo il museo navale completamente rinnovato e raddoppiato come spazi, con tutti gli ulteriori spazi che abbiamo recuperato con un finanziamento ad hoc del ministero della Cultura, intorno ai 600mila euro, che hanno permesso di ristrutturare il museo e di allargare i suoi spazi. Quindi una giornata molto importante per la storia marinara della nostra città e anche per vedere meglio le nostre stelle in maniera tecnicamente evoluta come sarà con questo planetario».

Padrino d’eccezione Franco Malerba, il primo astronauta italiano che ha commentato: «Il sindaco Scajola ha parlato del mare di Imperia e dello spazio, ma lo spazio non è che un altro mare: noi stiamo imparando a navigare in un altro mare, il mare spazio. Le 126 orbite che dicevo sono un po’ attaccate alle leggi della fisica che ci obbligano a girare in orbita in un modo molto preciso, ma viaggiamo in un nuovo mezzo così come Colombo ha attraversato un grande mare per poter arrivare in America. Così noi cominciamo a parlare di città, di abitazioni, che costruiremo sulla Luna, perché questo tra l’altro ci insegnerà a utilizzare meglio il pianeta Terra. Questo è l’aforisma sul quale costruiamo la nostra esplorazione dello spazio e il planetario è un magnifico viaggio nello spazio che si può offrire anche ai ragazzi più giovani che si innamorano anche delle professioni complicate e difficili.Dobbiamo fare divulgazione, dobbiamo portare al grande pubblico questa avventura dell’esplorazione dello spazio, che è un’avventura tra l’altro che in buona parte è finanziata da denaro pubblico, quindi il cittadino ha anche il diritto oltre che il piacere di conoscere cosa si sta facendo e perché e il planetario è uno strumento formidabile per parlare di questa grande avventura dei tempi nostri. Sono un po’ geloso perché vorrei che ce ne fossero degli altri, di planetari, in giro per l’Italia, magari anche dalle mie parti, in quel di Busalla (Genova), dove tra qualche giorno faremo il “Festival dello Spazio”. Un giorno o l’altro, magari con l’aiuto del sindaco Scajola, ci faremo dare una mano per farlo anche a Busalla».

Le opere sono state realizzate con risorse del Ministero dei Beni Culturali e del Comune. Padrino dell’evento è stato Franco Malbera, primo astronauta italiano della storia. Il progetto di riqualificazione è stato seguito, su delega del sindaco, dall’assessore alla Cultura, Marcella Roggero.

Il Museo Navale e il Planetario osserveranno, già a partire da questa settimana, il seguente orario: apertura venerdì, sabato e domenica dalle 18.30 alle 22.30. Per il Planetario sono previsti tre spettacoli per giorno di apertura: alle 18.45, alle 20.15 e alle 21.30