Imperia, al Festival della Cultura Mediterranea ricordato l’ambasciatore italiano Luca Attanasio

7 giugno 2022 | 18:44
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Imperia, al Festival della Cultura Mediterranea ricordato l’ambasciatore italiano Luca Attanasio
Imperia, al Festival della Cultura Mediterranea ricordato l’ambasciatore italiano Luca Attanasio
Imperia, al Festival della Cultura Mediterranea ricordato l’ambasciatore italiano Luca Attanasio

Salvatore Attanasio, padre del giovane, ha delineato la figura del figlio morto in Congo a seguito di una missione umanitaria

Imperia. All’inaugurazione del Festival della Cultura Mediterranea, giunto ormai alla XXI edizione, l’Isola Mediterranea di Piazza Fratelli Serra non è riuscita a contenere il foltissimo pubblico che è accorso per ricordare la figura straordinaria di un ambasciatore italiano, Luca Attanasio, ucciso in un agguato nelNord-Est della Repubblica Democratica del Congo nel corso di una sua missione umanitaria.

Tra le autorità presenti il prefetto dottor Armando Nanei, il vicesindaco Giuseppe Fossati, che ha portato i saluti del sindaco Claudio Scajola, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Walter Mazzei, il comandante di compagnia della GdF di Imperia, il capitano Emidio Agrello e il commendatore Antonio Brunetti, insignito di due medaglie d’oro, al valore militare e per atti di valore contro il terrorismo.

Riviera24- Festival della Cultura Mediterranea

L’ingegnere Salvatore Attanasio, padre dell’ambasciatore Luca, rispondendo a precise domande del bravissimo giornalista e scrittore Toni Capuozzo, ha delineato la figura del figlio in maniera avvincente, partendo dal suo quadro familiare d’origine e dando una vivissima testimonianza che è stata seguita dalla platea dei presenti in un silenzio denso di emozioni.

Ha introdotto gli interventi l’ingegner Giovanni Chersola, presidente della OdV “La Collina Verde nel Mediterraneo”, che da vent’anni opera in diverse province della R.D.C. e ben conosce la durissima realtà di questo Paese, in cui le condizioni femminile e giovanile costituiscono situazioni esistenziali sottomesse allo sfruttamento ed alla violenza.

E proprio delle migliaia di enfants de la rue, abitanti delle periferie esistenziali, si interessava, con straordinaria generosità e passione, insieme alla moglie Zakia Seddiki, il giovane ambasciatore Luca Attanasio, antesignano di un nuovo tipo di diplomatico nel mondo: vero tessitore di relazioni di pace e di umanità, attento alle reali esigenze delle popolazioni così come concretamente impegnato in opere che coniughino decisamente lo sviluppo dei Paesi con un reale miglioramento delle loro condizioni di vita.

L’esistenza di questo giovane ambasciatore è apparsa subito come una meteora nel firmamento della diplomazia italiana, figura straordinaria di un uomo portatore di valori perenni per il bene comune, causa di vita per gli altri, vero testimone di quella italianità messa a servizio della causa della umanità, come ha dichiarato Sergio Mattarella, che gli ha attribuito alla memoria l’onorificenza di gran croce d’onore dell’ordine della stella d’Italia intitolando in Farnesina al nome di Luca Attanasio la sala ed il corso di formazione dei nuovi Segretari di Legazione Diplomatica.

Ancora nel saluto appena  rivolto all’Arma dei Carabinieri, in occasione del 208º anniversario dalla fondazione, il Presidente ha ricordato le figure dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere scelto Vittorio Iacovacci quali esempi straordinari di eccezionale impegno umano e professionale e ha attribuito alla memoria di Iacovacci la medaglia d’oro al valor militare.