Dolcedo, sequestra motosega agli operai e si siede sotto gli alberi per salvarli da “potatura fatale”
«Ringrazio il sindaco Giovanni, che ha avuto il coraggio di fermare il taglio dell’albero» conclude Donna
Dolcedo. Dicono che gli alberi abbiano la capacità di comunicare, a modo loro. Sicuramente ciò che ha fatto scendere in piazza a Dolecedo Donna Lee Timossi-Corboy, una signora neozelandese ora fiera cittadina del nostro entroterra, è stata una grande passione per la natura.
Come scrive Donna sul suo profilo Facebook: «ho fatto una scena da ‘donna’ in piazza al fine di impedire agli alberi della nostra piazza di essere potati estremamente. Sabato ho sentito il rumore delle motoseghe, sono scesa e ho trovato un camioncino e due uomini che tagliavano uno dei bellissimi alberi che fanno corona di fiori e ombre nella nostra piazza. Temendo che potesse accadere un “massacro”, vedendo rami centrali e rami con boccioli in procinto di fiorire sparsi intorno alla base dell’albero, ho chiesto cosa stesse succedendo e perché stessero tagliando l’albero nella stagione sbagliata, facendo un taglio che non permetterebbe ombra in estate».
A questo punto è scattata la protesta della signora per il taglio di un oleandro: ha preso la motosega degli operai e si è seduta sotto l’albero che stava per essere potato: «mi sono rifiutata di muovermi e ho chiesto a un uomo del posto di chiamare il sindaco, o la polizia. Ho tenuto duro aspettando di poter parlare con il sindaco. Ho affermato che la piazza appartiene a tutte le persone che abitano a Dolcedo e il comune è responsabile della sua cura e del suo benessere per i cittadini di Dolcedo». A questo punto della vicenda è sopraggiunto il sindaco Giovanni Danio, che ha parlato la signora, nel mezzo della protesta”.
«Il sindaco si è avvicinato subito, chiedendomi gentilmente quale fosse il mio problema.
Gli ho risposto: guarda questo albero, cosa vedi, mostrando i tristi ceppi appena tagliati dei rami principali. Chiudi gli occhi e immagina la piazza con gli alberi in questo modo, cosa darà come impressione? Finalmente dopo vari scambi di opinione il sindaco mi ha dato ragione».
Al termine della protesta per gli alberi, Donna ha convenuto insieme al primo cittadino il modo corretto in cui potare gli alberi, senza arrecare danno a nessuno.
«Comune e cittadini possono collaborare per creare un Dolcedo più amorevole. Grazie ancora ai due operai del comune che serenamente e comprensivamente hanno ritrattato le motoseghe, ai vigili che alla fine hanno accolto la mia protesta, e al sindaco Giovanni, che ha avuto il coraggio di fermare il taglio dell’albero» conclude Donna.