Dieci ore di interrogatorio, «Luigino Dellerba è provato, ma ha risposto a tutto. Auspichiamo la scarcerazione»

30 giugno 2022 | 21:24
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A un mese dall’arresto per corruzione

Imperia. Un mese di carcere e dieci ore di interrogatorio. «E’ sensibilmente provato», Luigino Dellerba, ex sindaco di Aurigo e consigliere provinciale arrestato in flagranza di reato, dai carabinieri del capitano Vincenzo Spataro, lo scorso 30 maggio, con l’accusa di corruzione per un presunto giro di tangenti volto a favorire l’aggiudicazione di appalti pubblici. «E’ sensibilmente provato e ha delle patologie che sono collegate e che lo rendono particolarmente debole in questo momento», spiega l’avvocato Carlo Fossati, che insieme alla collega Simona Costantini, difende Dellerba.

Comparso davanti al sostituto procuratore Barbara Bresci, a un mese esatto dal giorno della sua carcerazione, Dellerba è arrivato in procura poco prima delle 11, scortato dal cellulare della polizia penitenziaria, per poi lasciare il palazzo di giustizia solo alle 21.

Un confronto lungo, lunghissimo, quello tra gli inquirenti e l’indagato, motivato dalla necessità, come spiega l’avvocato Simona Costantini, di chiarire «tutti i vari passaggi della vicenda. Ovviamente c’è stato bisogno di soffermarsi anche del tempo su ogni piccolo episodio: questo è il motivo per cui abbiamo impiegato così tanto tempo».

I due legali ora chiederanno la scarcerazione dell’ex sindaco: «L’interrogatorio è stato fatto e ha risposto a tutto – afferma Fossati – Auspichiamo che sia creduto e che quindi venga anche diminuita la gravità della misura cautelare che adesso è in atto».

I verbali dell’interrogatorio sono stati secretati.

Martedì scorso, ad essere interrogati erano stati l’imprenditore Vincenzo Speranza, titolare della Edilcantieri Costruzioni Srl, la ditta finita nel mirino della procura nell’ambito dello stesso procedimento, e il fratello Gaetano Speranza, considerato dagli inquirenti il braccio destro di Vincenzo nella gestione degli “affari” con gli enti pubblici. Entrambi sono accusati di corruzione e abuso d’ufficio in concorso. Vincenzo Speranza era stato arrestato il 30 maggio insieme a Luigino Dellerba, quando i carabinieri avevano visto quest’ultimo uscire dalla sede della Edilcantieri Costruzioni con una busta contenente 2mila euro in contanti. Per il fratello Gaetano le manette sono scattate qualche giorno dopo.