La posizione

Crisi politica a Ventimiglia, Spinosi non firma le dimissioni: «Sono un politico, non un carbonaro»

«Scullino ha delle responsabilità, ma le ha anche il mio partito, la Lega. Andarsene non serve a niente, io sono per rimanere e combattere»

Ventimiglia. «Sono un politico, non un carbonaro. La sfiducia a un sindaco si dà in consiglio comunale, l’unico organo deputato a farlo, non di nascosto davanti a un notaio». Non firmerà, come hanno fatto alcuni dei suoi colleghi, le proprie dimissioni per far cadere l’amministrazione comunale: l’attuale presidente del consiglio Andrea Spinosi (Lega) su questo punto ha le idee ben chiare.

«Scullino ha delle responsabilità, ma le ha anche il mio partito, la Lega. Andarsene non serve a niente, io sono per rimanere e combattere – aggiunge, spiegando i motivi della sua decisione discorde da quella tracciata dal Carroccio – Ma se devo votare la sfiducia lo faccio in una sede istituzionale, alla luce del sole, davanti al pubblico e guardandosi negli occhi. Non sono un carbonaro. Non ho paura di affrontare il sindaco in consiglio comunale, l’ho fatto in passato e sono pronto a farlo ancora».

Dopo l’annuncio dell’uscita dalla maggioranza, dunque, secondo Spinosi, leghista di vecchia data, i consiglieri avrebbero dovuto presentare una mozione di sfiducia in consiglio comunale, non recarsi da un notaio per firmare le proprie dimissioni. Il risultato sarebbe stato lo stesso: la caduta del sindaco. Ma tutto sarebbe avvenuto all’interno del consiglio comunale eletto dai cittadini per amministrare la città.

 

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