A Sanremo “Un Campione per Amico”, per riportare i giovani a fare sport insieme

Sanremo. Piazzale Dapporto gremito di giovanissimi, più di mezzo migliaio, per la terza tappa del tour “Un Campione per Amico”. Quattro stelle dello sport italiano hanno fatto riavvicinare i ragazzi, dopo due anni di stop a causa della pandemia da covid 19, all’attività fisica all’aperto e al divertirsi in compagnia.

C’erano il calciatore campione del mondo nel 1982 Ciccio Graziani, il tennista che nel suo palmarès vanta 10 tornei del circuito maggiore in singolare su 26 finali disputate, oltre a 18 titoli in doppio su 28 finali, Adriano Panatta. Per il rugby ha fatto la sua comparsa Martin Castrogiovanni e per la pallavolo l’incontenibile Andrea Lucchetta. In rappresentanza dei colori biancoazzurri matuziani, ha partecipato all’evento anche il capitano della Sanremese, Simone Bregliano.

Sono stati accolti, oltre che da una folla di alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado, dal sindaco Alberto Biancheri e dall’assessore allo Sport Giuseppe Faraldi. All’unisono, i quattro campioni, hanno dichiarato che quelli come oggi sono momenti importanti, perché permettono di far vivere ai ragazzi momenti che da tempo non erano più loro, costretti per quasi due anni in casa dalle disposizioni per il contenimento pandemico. «Quello che loro ci possono regalare è il sorriso» spiega Graziani riferendosi ai giovanissimi. Giovanissimi che oggi hanno potuto praticare le quattro discipline sportive insieme ai loro idoli.

«E’ stata una bellissima giornata, abbiamo giocato e ci siamo divertiti insieme a tantissimi bimbi, è questo lo spirito di Un Campione per Amico, una manifestazione che quest’anno ha raggiunto la sua ventunesima edizione, e che da sempre si contraddistingue per il suo valore inclusivo. Quello che più conta per noi è regalare momenti spensierati ai più giovani, con la collaborazione delle scuole e delle famiglie, agevolando, attraverso lo sport, il contatto umano, trasferendo quei sani valori determinanti per diventare campioni nella vita prima ancora che nella competizione sportiva» ha dichiarato Adriano Panatta