Zanzi e Comitato Pat al Comune di Sanremo: «Paesaggio prevalga su cemento»

7 maggio 2022 | 18:47
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Al Museo del Fiore la conferenza del noto agronomo “anti abbattimenti”. Balestra: «Rischio incolumità pubblica abusato per costruire»

Sanremo. Dalla parte dei “giganti”, gli alberi, o della sicurezza? Questo il dilemma affrontato oggi pomeriggio al Floriseum nella conferenza dell’agronomo e arboricoltore Daniele Zanzi, a Sanremo su invito del Comitato Pat che si batte per la salvaguardia del verde pubblico della Città dei Fiori. Noto in tutta Italia per aver evitato l’abbattimento di viali interi inevitabilmente condannati e per aver ricevuto diversi riconoscimenti internazionali, Zanzi ha esplorato la situazione locale che vede un susseguirsi di pericolose cadute improvvise di pini e ficus di grandi dimensioni che solo per un caso fortuito non hanno provocato vittime.

Una serie di tragedie sfiorate, a partire dalla Magnolia precipitata sull’Aurelia nel 2018, fino ad arrivare al pino di via Bixio che ha distrutto due macchine parcheggiate nel luglio dello scorso anno, e gli altri due che si sono schiantati sulla pista ciclabile nell’arco delle ultime due settimane. Fatti che hanno innescato indagini e interventi commissionati dal Comune di Sanremo, spesso conclusi con l’abbattimento degli esemplari ritenuti pericolosi per l’incolumità pubblica dagli agronomi incaricati.

E poi ci sono anche le scelte politiche, come quella relativa a via Nino Bixio, dove per condurre le indagini archeologiche propedeutiche al progetto di restyling del Porto Vecchio, si sono sradicati alcuni pini domestici (o marittimi nel gergo comune). «Avendo a che fare con un patrimonio come quello di Sanremo credo che l’approccio agli alberi dovrebbe essere modificato, –  ha spiegato Zanzi -. Giusta la sicurezza, giusto evitare guai che gli alberi potrebbero provocare, ma è altrettanto giusto analizzare non soltanto le cose che non vanno. Se basta la presenza di un difetto per tagliare una pianta questo non è accettabile. Le valutazioni dovrebbero essere orientate ad evitare scelte drastiche non il suo contrario».

«Gli alberi si possono salvare con un approccio serio e scientifico, non facendo prevalere sempre le logiche edificatorie rispetto al paesaggio. E’ chiaro che Sanremo è una città che vive di turismo, di verde e di ambiente. Queste direttrici dovrebbero costituire il faro guida di ogni scelta anche urbanistica. E’ solo questione di priorità. Il paesaggio dovrebbe prevalere sul cemento. Gli alberi possono convivere con i manufatti, bisogna solo volerlo. La via più semplice è quella di trovare motivi per tagliare, così non va».

«Se un architetto taglia un pilastro e scende un palazzo viene pulito, se non si fa manutenzione all’albero e quello cade viene colpevolizzato l’albero. Per il verde orizzontale il Comune spende quasi 1,5 milioni di euro, mentre per il verde verticale non sono stanziate le stesse risorse e poi ci troviamo le cadute. Il rischio di incolumità pubblica è un termine abusato dalla nostra amministrazione per favorire i progetti edilizi», – ha aggiunto Luciana Balestra, ex consigliera comunale dei 5 Stelle, oggi presidente del Comitato Pat.

Generico maggio 2022
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