Formazione

Ventimiglia, coadiutori al controllo del cinghiale: 45 cacciatori superano il corso fotogallery

Organizzato dalle sezioni comunali di Ventimiglia e di Vallecrosia della Federazione italiana della caccia

Ventimiglia. La presenza incontrollata dei cinghiali sta creando seri problemi anche agli agricoltori e agli abitanti della provincia di Imperia. E’ nata così la figura del coadiutore che si occuperà del controllo del cinghiale anche al di fuori del periodo venatorio per garantire l’equilibrio della fauna selvatica e la sostenibilità della presenza di diverse specie con l’attività agricola. Le sezioni comunali di Ventimiglia e di Vallecrosia della Federazione italiana della caccia, con la supervisione del presidente provinciale Luca Calvini e l’approvazione della Regione Liguria, nel mese di maggio hanno organizzato un corso per la formazione di coadiutori per interventi di controllo del cinghiale.

«Si tratta di un corso specifico di preparazione per il controllo dei cinghiali. Il coadiutore sarà quello che andrà ad interagire con la polizia regionale e la forestale per poter limitare i danni che causano i cinghiali, per fare battute di sfoltimento e di contenimento vicino alle abitazioni e alle strade anche al di fuori dei periodi previsti dal calendario venatorio e per poter effettuare il prelievo con gabbia ove necessario» – spiega Michele Valenzisi, presidente della sezione Fidc Ventimiglia. «I coadiutori potranno intervenire, in collaborazione con la polizia regionale, per arginare il problema dei cinghiali. Sono stati così formati dei cacciatori che potranno svolgere questo ruolo» – aggiunge il qualificato istruttore di tiro della Polizia di Stato Claudio Bagalà.

Il corso, che è stato ospitato nella sede della Spes di Ventimiglia situata in corso Limone Piemonte 63 a Roverino, si è svolto nelle serate di martedì 3, mercoledì 4 e giovedì 5 maggio dalle 20 alle 23. Venerdì 6 maggio le lezioni si sono concluse con una prova di tiro presso il Poligono di Villa Viani a Imperia supervisionata dall’istruttore di tiro della Polizia di Stato Claudio Bagalà: «Gli incontri si sono incentrati su diverse tematiche come la sanità del cinghiale, le norme veterinarie, le norme di balistica e le norme  di sicurezza ed infine è stata affrontata una prova di tiro presso il Poligono. Ha aperto il corso il vice presidente della Regione Liguria e assessore alla Caccia Alessandro Piana, che è intervenuto durante la prima serata incentrata sulla tematica di sicurezza e legislazione. Il vicepresidente ligure ha illustrato anche la situazione attuale della peste suina a Genova. Vi è stato anche un importante intervento del presidente provinciale Fidc, Luca Calvini. Nella seconda serata sono intervenuti i veterinari che hanno approfondito la tematica della sorveglianza sanitaria e in particolare come riconoscere un animale con eventuali malattie, come la peste suina, che sta dando allarmismo ma non è un virus trasmissibile all’uomo. Fortunatamente finora non ci sono stati casi in provincia di Imperia e i rimedi che stanno cercando di adottare contro la peste suina principalmente sono di installare varie recinzioni nei boschi o l’abbattimento dove è possibile – spiega Claudio BagalàDurante la terza serata è intervenuta la polizia regionale che ha spiegato la funzione del coadiutore mentre durante la quarta giornata si è svolta la prova di tiro presso il Poligono di Villa Viani. Abbiamo fatto sparare cinque colpi di carabina a 100 metri, i partecipanti dovevano conseguire un punteggio di quattro colpi entro i 15 centimetri dal bersaglio. Il corso si è concluso con un esame scritto di 30 domande che si è svolto l’11 maggio. Per superarlo era necessario aver risposto correttamente ad almeno 24 domande su 30. Hanno partecipato al corso 45 persone, dai 18 a oltre i 70 anni con il permesso di caccia valido nell’anno, tra le quali vi era anche una donna. Il nostro corso è andato molto bene, hanno superato tutti l’esame finale visto che erano molto preparati. Stiamo puntando molto sui giovani e speriamo di poter organizzare in futuro un altro corso simile. Ringraziamo la Spes per l’ospitalità e un particolare ringraziamento va anche al capo squadra della n° 136 Massimo Allaria».

«Siamo soddisfatti del corso che è stato organizzato dalla Regione Liguria, da Michele Valenzisi della sezione Fidc Ventimiglia e da Gianfranco Ravotti della sezione Fidc di Vallecrosia. La Regione ha autorizzato Federcaccia Imperia che a sua volta ha autorizzato la sezione Fidc Ventimiglia e di Vallecrosia incaricando Claudio Bagalà come coordinatore del corso e istruttore di tiro» – dice Luca Calvini, presidente Federcaccia della sezione provinciale di Imperia – «Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, parlando delle due emergenze che l’Italia sta affrontando legate alla specie cinghiale, la peste suina africa e l’eccessiva presenza di selvatici con conseguenti danni arrecati alle produzioni agricole e sempre crescenti rischi per l’incolumità delle persone, ha detto che siamo gli alleati dello Stato per il controllo del cinghiale. C’è bisogno di un intervento che il sottosegretario ha individuato nell’azione dei cacciatori che potranno contribuire in prima linea grazie a questo corso. Sono infatti già iniziate sul territorio delle attività di controllo».

Al momento in provincia di Imperia vi sono 2800 cacciatori tesserati Atc e 700 in zona Alpi. «Durante la scorsa stagione i cacciatori Atc hanno abbattuto 3268 capi di cinghiali e 764 in zona Alpi – svela Michele Valenzisi della sezione Fidc Ventimiglia – E’ già uscito il calendario venatorio regionale per la prossima stagione. L’apertura avverrà nella terza settimana di settembre mentre la chiusura sarà il 31 gennaio ma non ci sono particolari novità rispetto alla scorsa stagione».

I cacciatori, alla conclusione del corso, hanno donato un cinghiale alla Spes di Ventimiglia come ringraziamento per aver ospitato l’iniziativa: «Un gesto di beneficenza da parte dei cacciatori che martedì mattina hanno consegnato 20 chili di cinghiale affinché i ragazzi della Spes potessero assaggiarne la carne» – conclude Claudio Bagalà.

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