Il 4 e 5 giugno

Troy Bayliss e Giacomo Agostini alla Rievocazione Storica del Circuito di Ospedaletti fotogallery

All’evento parteciperanno piloti provenienti da ogni parte del mondo, in sella a moto americane, francesi, inglesi, tedesche, italiane, spagnole e giapponesi

Ospedaletti. Sino al 1972, una volta l’anno, le strade di Ospedaletti si trasformarono in Circuito internazionale e su di esse gareggiarono i più grandi piloti dell’epoca. Egualmente accade dal 2008 ad oggi, ogni due anni, in occasione delle Rievocazioni che il Comune, con la collaborazione del Comitato, organizza sul Circuito cittadino. Ora, come allora, il Comune con il clima più mite d’Italia si mobilita per accogliere i cavalieri coraggiosi, in sella a bolidi roboanti, su un tracciato rimasto inalterato. Una festa dei motori, in cui l’esposizione dei gioielli da corsa (il sabato) è il preludio all’ingresso in pista (la domenica).

All’evento parteciperanno piloti provenienti da ogni parte del mondo, in sella a moto americane, francesi, inglesi, tedesche, italiane, spagnole e giapponesi. La folla siepata lungo il Circuito si stringerà in un corale abbraccio ai campioni Giacomo Agostini (15 titoli iridati: 7 nella 350 ed 8 nella 500), Marco Lucchinelli (1 titolo iridato nella 500), Gianfranco Bonera (vice campione del mondo nella 500 e terzo assoluto nella 250), Carlos Lavado, venezuelano (2 titoli iridati nella 250), Dieter Braun, tedesco (2 titoli iridati: 1 nella 125 ed 1 nella 250), Pierpaolo Bianchi (3 titoli iridati nella 125), Eugenio Lazzarini (3 titoli iridati: 2 nella 50 ed 1 nella 125) e Troy Bayliss, australiano (3 titoli iridati in superbike).

Il carattere internazionale del meeting è confermato dalla presenza di campioni nazionali in diversi Stati, alcuni dei quali corsero anche nel motomondiale, tra cui l’argentino Benedicto Caldarella, lo slovacco Peder Balaz e gli italiani Pier Aldo Cipriani, Adolfo Giacchino, Piercarlo Borri, Roberto Gallina, Sergio Pannuzzi, Pietro Giugler, Francesco Curinga, Gianni De Matteis e Dario Marchetti. Molti di loro corsero ad Ospedaletti e vi ritorneranno per passione, che l’età non spegne. Altri, più giovani, si caleranno in un’eggregora a loro sconosciuta, in cui i piloti si intendono di meccanica ed i meccanici sono costruttori.

Non per questo verrà discriminato il motociclismo recente o moderno, con i suoi settaggi e l’elettronica gestita da pc; per questo ammireremo negli stand, tra le altre, la Aprilia 250 di Manuel Poggiali, la Honda RC 213 V, la Ducati Superbike e persino qualche moto elettrica.

Alla Rievocazione del 4/5 giugno 2022, dunque, sfoglieremo i più importanti capitoli del motociclismo e lo faremo nel vero senso della parola, visto che uno spazio del talk-show del Sabato sera verrà dedicato alla presentazione degli uomini – prim’ancora che dei piloti, meccanici, produttori e giornalisti – che scrissero le più belle pagine di quella storia.

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