Tangenti in Comune, nel mirino appalti e lavori per centinaia di migliaia di euro
Nell’indagine che ha portato in carcere il sindaco di Aurigo Luigino Dellerba e l’imprenditore Vincenzo Speranza. Non sarebbe la prima “bustarella”
Imperia. Affidamenti diretti, somme urgenze, inviti alle ditte di presentare preventivi per lavori, alcuni dei quali magari “suggeriti” per poter spuntare l’offerta migliore. Sono numerosi gli appalti assegnati alla Edilcantieri Costruzioni Srl di Imperia finiti nel mirino della Procura che sta lavorando febbrilmente per chiudere un’indagine iniziata mesi fa che ha portato ieri all’arresto del sindaco di Aurigo e consigliere provinciale Luigino Dellerba e dell’imprenditore imperiese Vincenzo Speranza, titolare dell’Edilcantieri.
L’attività investigativa è ancora coperta dal segreto, ma sembra che oltre ai due uomini arrestati ieri in flagranza di reato dai carabinieri del Nucleo Investigativo del comando di Imperia, ci siano altre persone i cui nomi saranno presto iscritti nel registro degli indagati. Quella ditta che spesso, troppo spesso, si aggiudicava lavori per centinaia di migliaia di euro ha fatto scattare le indagini, partite dall’esposto di una “fonte confidenziale” dei carabinieri: è così che i militari dell’Arma tutelano l’autore della denuncia, di cui nessuno, tranne loro, conoscono l’identità.
L’ipotesi di reato che ha fatto scattare le manette ai polsi di Dellerba e Speranza è quella di corruzione. Ma sarebbero anche altri i reati contestati: illeciti nell’ambito della gestione degli appalti, tra cui ci sarebbero abuso d’ufficio, falso, turbativa d’asta.
Intercettati e pedinati da oltre sei mesi, il sindaco e l’imprenditore sono stati colti ieri con le mani nel sacco. Quando Luigino Dellerba, ieri mattina presto, si è recato nella sede dell’azienda in via De Sonnaz, ha trovato fuori, ad aspettarlo, i carabinieri. In mano aveva una busta contenente 2mila euro in contanti. Una “mazzetta”, secondo gli inquirenti, ricevuta da Speranza per vedersi assegnare l’ennesimo cantiere. Non sarebbe l’unica tangente che il sindaco di Aurigo si sarebbe intascato negli ultimi mesi. Il sindaco, ora in carcere a Imperia, ha fornito una sua versione dei fatti, giustificando l’accaduto: spetterà alla Procura verificare la fondatezza, o meno, delle sue dichiarazioni.
Sempre ieri, i carabinieri hanno perquisito gli uffici del Comune di Aurigo e quelli della Provincia, per poi acquisire documenti e faldoni anche all’interno della Edilcantieri. Nelle prossime ore saranno ascoltati tecnici e funzionari del piccolo Comune dell’entroterra imperiese per ricostruire gestione e affidamento degli appalti.
A coordinare le indagini è il procuratore capo di Imperia, Alberto Lari, con il sostituto Barbara Bresci.