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Suonano per la pace, a coppia di musicisti russo-ucraini il premio internazionale “Buone pratiche”

12 maggio 2022 | 11:43
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Suonano per la pace, a coppia di musicisti russo-ucraini il premio internazionale “Buone pratiche”
Suonano per la pace, a coppia di musicisti russo-ucraini il premio internazionale “Buone pratiche”
Suonano per la pace, a coppia di musicisti russo-ucraini il premio internazionale “Buone pratiche”
Suonano per la pace, a coppia di musicisti russo-ucraini il premio internazionale “Buone pratiche”

Il tour della coppia era partito proprio da Sanremo

Sanremo. Dal teatro del Casinò della Città dei Fiori, dove si erano esibiti lo scorso 3 marzo, a decine di altre località nel segno della pace e con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare ai profughi ucraini: Ksenia Milas, di origine russa, e il marito Oleksandr Semchuk, ucraino, hanno ricevuto il Premio internazionale buone pratiche, per la sezione Pace. Oggi l’assegnazione, nel corso di una cerimonia presso la sede italiana del Parlamento Europeo a Roma.

La copia di violinisti si è esibita in una ventina di concerti, da marzo ad oggi, in diverse località italiane. Un mini-tour partito proprio da Sanremo. «Il nostro progetto “Musica per la Pace-Musica che unisce” è un segno innanzitutto della compassione, di condivisione dei valori trasversali ed essenziali umani – dichiara Oleksandr -. Proprio per questo, ogni centesimo raccolto, con i nostri cachet inclusi, è devoluto all’emergenza Ucraina. Secondo noi, qualsiasi giustificazione, ma anche qualsiasi ‘neutralità’ per l’aggressione, equivale a sostenere tacitamente l’omicidio di massa degli ucraini».

«Il nostro sguardo di oggi è rivolto al futuro – aggiunge – Quando la nostra terra sarà libera dai aggressori. Capisco che parlare ora della riconciliazione è veramente troppo prematuro, molte ferite dolorose e profonde sono ancora aperte». «Questo premio – conclude il violinista – Non lo consideriamo come nostro, ma è di tutti i direttori artistici e dei professori di orchestra, che hanno creduto e in noi e condiviso con noi il palco; ma è anche di tutte quelle persone che sono venute in sala, pagando il biglietto, e dando così il proprio contributo».