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Scomparsa di Ninetto Silvano, il ricordo di Freddy Colt

23 maggio 2022 | 11:46
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Scomparsa di Ninetto Silvano, il ricordo di Freddy Colt

«Mancherà a tutti coloro che l’hanno conosciuto, e maggiormente a chi ne ha potuto apprezzare non soltanto la verve attoriale sul palcoscenico ma anche le evidenti doti umane»

Sanremo. È scomparso, a 94 anni, Ninetto Silvano, attore dialettale, cittadino benemerito della comunità sanremese. Il suo amico Freddy Colt vuole ricordarlo così: «La notizia mi giunge in piena notte. Ninetto non è più. La figlia Paola mi scrive se che se n’è andato “leggero leggero”, certamente secondo il suo stile garbato e gentile. Ma la notizia è comunque sconvolgente, nonostante l’età, perché ci sono persone che vorresti restassero sempre con te. Ninetto è tra questi per com’era che per ciò che ha rappresentato».

«Ultimo baluardo di una generazione che ha coltivato e apprezzato con viscerale trasporto il teatro e la musica, le sue due più grandi passioni, oltre naturalmente alla famiglia. Da sempre, si può dire, Ninetto ha fatto parte della mia vita, essendo amico di mio nonno, poi consocio nella Federazione Operaia, partecipe di numerosi spettacoli e letture da me organizzati o promossi. Nel 1999 l’avevamo designato “Abate del Castello” per la Nuova Giostra del Menestrello che, però, non si era poi tenuta. È stato partecipe a memorabili serate di “Affabulando in piazza Capitolo”, ad esempio quando interpretò un discorso parlamentare di Orazio Raimondo, fino alla nomina a “Vice Presidente Onorario” del Circolo Mandolinistico “Euterpe” in virtù delle sue giovanili attività di mandolinista. Ninetto era l’ultimo allievo vivente del grandissimo didatta del violino M° Francesco Sfilio (1876-1973), che era stato insegnante del mio stesso maestro. Ed è stato un testimone prezioso per chiunque avesse voluto ricostruire le vicende della musica e del teatro matuziani: sapeva tutto su personaggi, ambienti, repertori, era una miniera di aneddoti che ti rendevano vivido il passato, quasi come se l’avessi vissuto anche tu. Il mio ricordo è pieno di gratitudine per la sua generosità nell’elargire queste testimonianze, insieme a consigli, spunti ed idee. Qualcuna sono riuscito a riprenderla e a portarla al pubblico, su palco o nei miei libri. Per questo mi è difficile esprimere appieno la mia riconoscenza e insieme il dolore per una così grave perdita» – dice.

«Lo ringrazio a nome del Circolo Ligustico, dell’Accademia della Pigna, del Centro Stan Kenton, della Federazione Operaia Sanremese, di cui è stato per lunghi anni socio partecipe e propositivo. Ma Ninetto non mancherà solo a me, mancherà a tutti coloro che l’hanno conosciuto, e maggiormente a chi ne ha potuto apprezzare non soltanto la verve attoriale sul palcoscenico, ma anche le evidenti doti umane. Ninetto mancherà a Sanremo, a quella Sanremo attenta alla storia e all’arte. Ninetto, la sua voce, il suo sguardo sornione, il suo sorriso benevolo e un poco ironico mancheranno enormemente a tutti noi. Voglio immaginare che in questo passaggio sia accompagnato dalle note della serenata della “Büriana”, una delle commedie di Gin De Stefani che il caro Ninetto amava di più. Le mie condoglianze vadano alle sue figlie, ai generi e ai suoi adorati nipoti» – conclude Freddy Colt.

Ninetto Silvano