Partito Radicale: «A Sanremo non servono provvedimenti emergenziali ma opportunità di lavoro e reinserimento sociale per i detenuti»

5 maggio 2022 | 17:16
Share0
Partito Radicale: «A Sanremo non servono provvedimenti emergenziali ma opportunità di lavoro e reinserimento sociale per i detenuti»
Partito Radicale: «A Sanremo non servono provvedimenti emergenziali ma opportunità di lavoro e reinserimento sociale per i detenuti»
Partito Radicale: «A Sanremo non servono provvedimenti emergenziali ma opportunità di lavoro e reinserimento sociale per i detenuti»

«Stiamo cercando di proporre al Comune di Sanremo di istituire un suo garante»

Sanremo.«In merito a quanto accaduto ieri, ad episodi simili che si verificano da tempo presso la Casa Circondariale di Sanremo e alle dichiarazioni di Guido Pregnolato dell’Uspp che una decina di giorni fa auspicava l’invio dei GOM (gruppi operativi mobili) e ieri è tornato a chiedere l’adozione di drastici provvedimenti osserviamo quanto segue. Abbiamo visitato Valle Armea a inizio aprile con una delegazione di Nessuno Tocchi Caino di cui facevano parte Rita Bernardini, Elisabetta Zamparutti e Sergio D’Elia, accompagnati nella prima parte dalla vice sindaco Caterina Pireri, trattenendoci diverse ore e lasciando l’istituto poco dopo le 21. Vi abbiamo riscontrato una situazione di grave abbandono in particolare sanitario, con detenuti che aspettano mesi e mesi per esami e interventi anche urgenti, assoluta latitanza dell’area educativa e in particolare del suo ventennale responsabile il dottor Raffaele Quinto (dal 2017 ad oggi in cinque visite non siamo mai riusciti ad incontrarlo….), carenze di organico nel personale medico – in particolare per quanto riguarda l’assistenza psichiatrica – e di custodia, scarsa presenza di quest’ultimo e non solo per carenza di organico ai due piani detentivi del Padiglione C, dove negli scorsi mesi sono accaduti episodi tragici, celle chiuse per molte ore al giorno nelle sezioni principali, pressoché totale assenza di volontari e solo 4 posti di lavoro per 223 detenuti presenti» – dice il Partito Radicale.

Partito Radicale

«Poco significativa la recente riclassificazione a Casa Circondariale, visto che sono circa 170 i detenuti che vi scontano la pena (spesso di lunga durata) da definitivi, ma ben poco offre la situazione per il loro recupero e reinserimento, costringendoli all’ozio forzato. A questo va aggiunto che la psicologa che si occupava del Padiglione C e aveva segnalato in anticipo i casi più problematici ha di fatto pagato questo suo interessamento con l’allontanamento dall’istituto. Difficile immaginare che non siano questi i veri problemi e la causa dei frequenti episodi di aggressione, danneggiamento e atti di autolesionismo che vengono segnalati. Non entriamo nel merito dell’organizzazione del lavoro della penitenziaria a cui fanno riferimento Pregnolato e altri, ma a soluzioni emergenziali sarebbe senz’altro preferibile costruire qualcosa per migliorare l’ambiente che detenuti e detenenti si trovano a condividere. Per farlo è necessaria una attenzione maggiore da parte della comunità esterna, della città di Sanremo e della politica locale, oggi davvero poco presente. Non è accettabile che parlamentari e consiglieri non visitino mai Sanremo, pensiamo al vice presidente della commissione giustizia della Camera Franco Vazio che risiede ad Albenga e da mesi ci insegna che gli istituti realizzati fuori dell’abitato (come quello che si sta infelicemente progettando in Valbormida) per gli spazi di cui dispongono si prestino molto meglio ad ospitare attività trattamentale e lavorativa, lo invitiamo a recarsi con noi in una prossima occasione a Valle Armea per verificare quanto ne sia sprovvisto e a fare qualcosa di concreto per portarvene. La Liguria (con la Basilicata) mantiene il poco invidiabile primato di essere l’unica regione italiana priva di Garante Regionale e di Garanti Comunali delle Persone private della libertà (Sardegna e Calabria possiedono almeno i secondi), noi stiamo cercando di proporre al Comune di Sanremo di istituire un suo garante, ma è prioritario che il Consiglio Regionale dia finalmente attuazione alla legge che ha votato nominando il proprio Garante» –  sottolineano per il Partito Radicale Stefano Petrella ed Angelo Chiavarini.

Partito Radicale