Ospedale di Bordighera, Quesada e Trucchi: «I cittadini dopo anni di rinvii e dubbi sono preoccupati»

«Toti nomini un assessore alla salute per affrontare realmente lo stato disastroso della sanità in Liguria»
Bordighera. Il segretario provinciale del Pd Cristian Quesada e il consigliere Trucchi rispondono alle dichiarazioni rilasciate da Di Meco e Novembre sull’ospedale di Bordighera: «Gli esponenti di Cambiamo si dicono sorpresi delle nostre dichiarazioni sul Saint Charles; non possiamo dire lo stesso. Non avevamo dubbi che Toti, punto sul vivo, avrebbe mandato i suoi esponenti locali a rispondere e ancora meno dubbi li avevamo sulla loro classica risposta “quando c’era Burlando”; ma quando non si hanno argomenti per rispondere nel merito, la si butta in polemica. Non siamo noi a dover stare sereni, sono i cittadini che dopo anni di rinvii e dubbi sono giustamente preoccupati. Rispediamo la richiesta di serietà al mittente, che dovrebbe occuparsi di governare la regione nel presente e dare risposte invece che di dare colpe a chi c’era prima scappando dalle proprie responsabilità».
«Potrebbero iniziare, gli amici di Cambiamo, evitando di mistificare la realtà e dicendo le cose come stanno ovvero:
• il programma della precedente giunta di centrosinistra era quello, in attesa dell’ospedale unico, di dividere tra i vari ospedali della provincia reparti e funzioni: alcune a Bordighera, altre a Sanremo e altre ancora a Imperia;
• tornando all’oggi, per quanto riguarda il contratto il direttore non lo vuole firmare. Perché? Evidentemente non è sostenibile sul piano economico finanziario e d’altronde analogo processo è fallito completamente nel lotto 2 dello stesso bando ad Albenga.Toti ci dica quali sono i motivi dettagliati per i quali non può essere firmato e si finisca di tenere in ostaggio un ospedale che in due anni ha perso 140 dipendenti.
• ultimo ma non per importanza, Toti nomini un assessore alla salute che si muova sul territorio come faceva Montaldo, faccia qualche proposta sulla gravissima mancanza di medici e si preoccupi della drammatica situazione delle liste d’attesa, iniziando ad affrontare realmente lo stato disastroso della sanità in Liguria» – concludono Quesada e Trucchi.