Non gli restituiscono la patente di guida, imperiese colpisce portone Prefettura con un trapano e tenta di incendiarlo

3 maggio 2022 | 17:39
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Non gli restituiscono la patente di guida, imperiese colpisce portone Prefettura con un trapano e tenta di incendiarlo

Disposta perizia psichiatrica sull’imputato

Imperia. Il giudice monocratico di Imperia Marta Bossi ha disposto una perizia psichiatrica per il 47enne imperiese Andrea R., finito a processo con l’accusa di aver danneggiato, tentando anche di incendiarlo, il portone di ingresso della Prefettura di Imperia in segno di protesta nei confronti del Prefetto “colpevole”, a suo dire, di non volergli ridare la patente di guida. L’esame servirà per stabilire la capacità di intendere e volere e la pericolosità sociale dell’uomo.

I fatti contestati all’uomo, difeso dall’avvocato Alessandro Gallese, sono avvenuti tra il maggio 2018 e il giugno 2019. In particolare il 47enne deve rispondere del reato di danneggiamento «perché con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in una prima occasione (nel maggio 2018, ndr), scagliando una sedia contro una porta a vetri sita al primo piano della Prefettura di Imperia e così mandandola in frantumi, la danneggiava; in una seconda occasione (nel marzo 2019, ndr), colpendo ripetutamente con una punta da trapano il portone d’ingesso della Prefettura di Imperia e così scalfendolo in 55 punti nonché rigandone le vetrate, lo danneggiava. Fatti aggravati perché di natura ritorsiva ai danni del Prefetto (al quale addebitava il mancato rientro in possesso della propria patente di guida), commessi su edificio pubblico». L’uomo è accusato di minaccia nei confronti di Francesca R, dipendente in servizio presso la Prefettura di Imperia: «afferrando una sedia», si legge negli atti, l’imputato ha minacciato «di gettargliela contro».

E non è tutto. Il 5 settembre del 2018, «su pubblica via e in presenza di più persone», Andrea R. avrebbe pronunciato le seguenti frasi: «Ma che c…o volete, non avete un c…o da fare, imbecilli, mi avete rotto il c…o, non valete un c…o, siete due co….i, schiavi dello Stato…» rivolgendosi a due agenti in servizio presso la questura di Imperia che erano «intervenuti per suoi atti di disturbo nei confronti di avventori di locale pubblico». L’imperiese si è anche rifiutato di fornire loro le proprie generalità.

Sempre il 47enne avrebbe anche tentato, il 13 giugno del 2019, di dare fuoco al portone della Prefettura versandovi sopra del liquido e compiendo «atti idonei, diretti in modo non equivoco, ad appiccarvi il fuoco allo scopo di danneggiarlo». Ad evitare il peggio era stato l’intervento di un poliziotto che lo aveva fermato.