Giudiziaria

Imperia, inchiesta Sant’Anna: per la difesa gli atti di indagine sono inutilizzabili

Prossima udienza il 7 ottobre 2022

clinica sant'anna

Imperia. Il gip del Tribunale di Imperia Massimiliano Botti ha rinviato al 7 ottobre l’udienza per i cinque indagati nell’inchiesta della Guardia di Finanza sulla precedente gestione della clinica Sant’Anna di Imperia. Gli inquirenti hanno contestato a vario titolo agli indagati il fatto di aver addebitato all’Asl1 visite, esami e viaggi in ambulanza per pazienti che non ne avevano il diritto. Ma le indagini preliminari, secondo la difesa, sono durate più del previsto, sforando i termini di sei mesi consentiti dalla legge. Per questo l’avvocato Alessandro Gallese, che difende l’ex coordinatore del 118 Stefano Ferlito, ha chiesto l’inutilizzabilità di buona parte degli atti di indagine.

Non sembra essere chiaro, inoltre, a quanto ammonta la cifra che i pazienti avrebbero dovuto elargire per le prestazioni di cui hanno usufruito: gli avvocati della difesa, infatti, hanno sottolineato come le accuse mosse ai loro assistiti non siano contestualizzate nei fatti.

Oltre a Ferlito, nel registro degli indagati compaiono Giandomenico Poggi, del laboratorio di analisi di Asl1: a lui, oltre alla truffa, è contestato anche il peculato. E ancora: Gianluca Garello (capo tecnico in ospedale), il responsabile dell’ufficio personale Asl ed ex consulente della clinica Sant’Anna Lorenzo Anfossi e, infine, Roberto Tribuno, legale rappresentante della Sant’Anna.

Il prossimo 7 ottobre il giudice scioglierà la riserva su ciascuna delle eccezioni mosse dagli avvocati Simona Costantini, Alessandro Gallese, Erminio Annoni e Massimo Dalla Libera.

 

 

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