Guerra in Ucraina, il Comitato “Cittadini per la pace”: «Cessate il fuoco»

Si propone lo scopo di «far crescere con ogni mezzo la consapevolezza e il senso di responsabilità fra i cittadini e di dare un contributo affinché vengano fatte scelte ragionevoli, ispirate alla giustizia e alla solidarietà»
Sanremo. «A seguito della prima pubblicazione del comunicato, accolto con favore da tanti esponenti dell’associazionismo locale, il Comitato “Cittadini per la pace” rivolge nuovamente a tutti il suo appello alla mobilitazione, affinché prevalga il desiderio di pace di tutti gli esseri umani convinti che si debba sconfiggere l’uso della guerra» – dice il Comitato “Cittadini per la pace”, nato da persone e associazioni che si dichiarano contrarie all’uso della violenza e alla logica del più forte, ponendosi dalla parte di ogni essere umano che dai conflitti armati non ha nulla da guadagnare e tutto da perdere, che esprime la sua preoccupazione per il protrarsi e l’aggravarsi della guerra in Ucraina, che comporta «un uso crescente di armi sempre più potenti, un numero crescente di vittime civili e militari, la sistematica distruzione di una notevole parte del territorio, l’utilizzo da parte dei militari di trattamenti crudeli e umilianti verso esseri umani indifesi».
Il Comitato è, inoltre, consapevole che «durante i conflitti bellici gli orrori sono arrecati non solo dallo scempio dei corpi, dalle violenze, dagli stupri, dai saccheggi, ma anche dalla devastazione del patrimonio culturale, uno dei cardini dell’identità dei popoli. Dopo tre mesi le prospettive di una cessazione del conflitto sembrano allontanarsi, con tutte le conseguenze negative che questo comporta. Tra queste le difficoltà economiche, destinate ad aumentare e a ripercuotersi soprattutto sulle categorie sociali più deboli e sulle popolazioni dei paesi più poveri».
Per questo il Comitato sente l’urgenza di «riaffermare i principi e i diritti che stanno alla base della convivenza pacifica dei popoli della terra e sono sanciti dalle organizzazioni internazionali».Il Comitato sostiene «la necessità del cessate il fuoco immediato tra i contendenti in armi, facendo appello a tutti coloro che ne sono responsabili». Concorda con tutte le iniziative per alleviare le sofferenze della popolazione civile, tra cui «l’accoglienza dei rifugiati di questa guerra, come di tutti coloro che fuggono dagli altri conflitti in atto oggi nel mondo, perché chiunque fugga da una situazione di pericolo ha il diritto, a prescindere dalle proprie origini, di varcare i confini e fare richiesta d’asilo (come previsto dalla Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati del 1951 e dalla Costituzione della Repubblica Italiana)».
Il Comitato sostiene fortemente la causa del disarmo globale, in modo particolare di quello nucleare: «La produzione di armi è profondamente immorale e contraria ad ogni sentimento di umanità, perché le principali vittime di ogni guerra che si combatte oggi nel mondo sono i civili inermi e inconsapevoli, mentre i produttori di armi e gli investitori che li finanziano ottengono enormi profitti». Il Comitato è contrario a un modello socio-economico capace di generare crisi eco-climatiche, carestie, diseguaglianze e guerre. Esprime seria preoccupazione per «l’arretramento che hanno già subito le attività economiche territoriali e, più in generale, i processi di conversione ecologica, a favore delle energie fossili e delle spese militari».
Il Comitato, aperto al contributo di tutte le persone di buona volontà, si propone lo scopo di «far crescere con ogni mezzo la consapevolezza e il senso di responsabilità fra i cittadini e di dare un contributo affinché vengano fatte scelte ragionevoli, ispirate alla giustizia e alla solidarietà». Invita tutti coloro che condividono i contenuti del presente comunicato e desiderano sottoscriverlo a mettersi in contatto, con il seguente indirizzo mail anpisanremo@gmail.com, conAmnesty International Gruppo 73 Sanremo; Aned – Associazione Nazionale Deportati Politici sez. Savona – Imperia; Anpi provinciale Imperia; Attac; ASSEFA ODV; Beppe Barnato; Giorgio Caniglia; Teresa Capaldi, Associazione “Centro Ascolto Caritas Sanremo”; Associazione “Casa Africa” ODV; CGIL Imperia; Chiese Valdesi Ponente Ligure; Club per l’Unesco di Sanremo; Marina Di Mattei; Peppe Famà; Elisabetta Forni; Mauro Giampaoli; Gianfranco Gurnari; Enrico Lanteri; Associazione Intemelia XXV Aprile; Libera coordinamento provinciale Imperia; Associazione “Mappamondo”; Maria Peroglio Aned; Associazione “Popoli in Arte” ODV; Associazione “Rete Sanremo Solidale”; Federazione Operaia Sanremese; Sardine Ponentine; Mauro Semeria e Sinistra Italiana.