Emergenza sanità, Sanremo processa Toti. Biancheri: «Più soldi per attrarre i medici»

19 maggio 2022 | 21:13
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Emergenza sanità, Sanremo processa Toti. Biancheri: «Più soldi per attrarre i medici»

Attacchi da parte di Liguria Popolare: «Sovente in televisione ma senza tempo per la nostra città»

Sanremo. «Proporrò ai sindaci dell’Asl1 e al presidente Giovanni Toti di avviare un percorso comune per reperire più fondi da destinare alle assunzioni del personale sanitario, per attrarre medici ed infermieri in Liguria e soprattutto a Ponente dove scontiamo una grave carenza di operatori e di strutture d’eccellenza. Il problema della mancanza delle risorse umane è la priorità che la politica deve impegnarsi ad affrontare. Ci vuole un atto forte da parte della Regione per andare in soccorso delle Asl liguri». Ha esordito così il sindaco Alberto Biancheri, nel corso del consiglio comunale monotematico di questa sera, in cui le minoranze di centrodestra e Movimento 5 Stelle hanno portato il tema delle criticità legate alla sanità locale.

Il primo cittadino ha citato gli esempi più recenti di Aosta: 28 milioni dalla Regione per aumentare gli stipendi degli operatori della sanità. In Piemonte, sempre la Regione ha stanziato risorse straordinarie per i medici del pronto soccorso. «Al presidente Toti faremo questa proposta: impegniamoci a mettere più soldi per il personale medico. Asl1 sta promuovendo una serie di bandi che però spesso vanno deserti. Servono incentivi», – ha chiosato Biancheri.

L’assise di stasera si è aperta sull’onda degli interventi delle opposizioni. Dai banchi di Liguria Popolare (al governo con il sottosegretario alla Salute Andrea Costa), sono arrivate delle bordate senza sconti al “governatore” ligure e assessore regionale alla Sanità Giovanni Toti: «Sovente in televisione ma senza tempo per la città di Sanremo che tanto ha dato ai suoi successi politici, – ha detto il consigliere Andrea Artioli -. Cosa abbiamo fatto per meritarci questo trattamento? I voti sono stati dati ma dove sono finiti? Toti dovrebbe avere la serietà di fare un passo indietro. Abbiamo bisogno di un assessore alla Sanità degno di questo nome. Altrimenti sarebbe meglio alzare bandiera bianca e lasciarci gestire da Piemonte e Lombardia».

Pronta la difesa del collega di minoranza Daniele Ventimiglia, consigliere in Comune e in Provincia della Lega (che a livello regionale non le ha mandate a dire al presidente Toti, chiedendogli per prima un passo indietro sulla Sanità). «Non possiamo far ricadere tutte le colpe su una persona sola. Anzi dovremmo ringraziare il presidente Toti per essersi assunto la responsabilità di mantenere la delega alla Sanità in un periodo così difficile da affrontare». Degno di nota il commento successivo del consigliere Eugenio Nocita, da 40 anni al Borea in qualità di chirurgo plastico: «La sanità locale è da rianimazione. Il punto nascita deve tornare a Sanremo e deve essere provinciale. Sbagliato e antiscientifico duplicarli». Così la collega di maggioranza di maggioranza Ethel Moreno: «Non si può pensare di attendere la realizzazione dell’ospedale unico, senza creare un’efficiente rete assistenziale nel nostro territorio».

E a proposito di ospedale unico o nuovo di Taggia, è da qui che il direttore generale di Asl1 Silvio Falco, presente a Palazzo Bellevue insieme al direttore sanitario Mauro Maccari, ha voluto iniziare il suo intervento: «Quando il presidente Toti mi chiamò per conferirmi l’incarico, non si sapeva ancora dove sarebbe dovuto sorgere. Oggi l’area è stata definita e l’iter amministrativo è avviato». Questione personale: «Chi sceglie di venire a vivere qui, come ho fatto io, compie una scelta di vita importante. E’ uno dei temi principali che caratterizzano le difficoltà di attrarre professionisti. Se mi metto dalla parte del cittadino, ammetto che ci sono problematiche da Ventimiglia a Imperia. Condivido la sollecitazione lanciata dal sindaco Biancheri: senza benefit diventa complicato attrarre professionisti in un territorio dove la vita costa cara e le sedi di lavoro sono distaccate».

Punto nascite. «L’input del presidente Toti è di mantenere due punti nascite in provincia di Imperia. Mi impegno ad anticipare, nel limite del possibile, i collaudi della nuova sala parto di Sanremo per riaprirla nel più breve tempo possibile. Abbiamo anche lanciato un bando per reperire 6 ginecologi. Stiamo facendo la nostra parte», ha concluso il dg Falco.