Dall’8 al 15 maggio Rezzo ospita MontagnaUisp, l’intervista ad Alessandro Alessandri

Gli organizzatori di MontagnaUisp 2022 hanno incontrato il presidente del Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri
Rezzo. Gli organizzatori di MontagnaUisp 2022 hanno incontrato il presidente del Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri Alessandro Alessandri.
«Dall’8 al 15 maggio saremo ospiti a Rezzo nel territorio del Parco Alpi Liguri, anzitutto grazie per la disponibilità ad accoglierci e aver concesso il patrocinio del Parco. MONTAGNAUISP nasce nel 2011 e la scelta delle location è sempre stata quella di territori parco, presidi per la tutela del territorio» – dicono gli organizzatori.
Il prestigioso riconoscimento della Carta Europea del turismo sostenibile potrà essere il motore per incrementare l’offerta turistica di qualità?
«Assolutamente sì. La CETS è stata una grande vittoria dei territori, degli operatori e di tutti i collaboratori delPresidente che tanto hanno lavorato per ottenere questo riconoscimento, che sarà la base per lo sviluppo diun turismo consapevole e di qualità. La carta non si fermerà ai sette comuni del parco, ma dobbiamoincrementare l’offerta turistica e allargare ai territori limitrofi al parco».
Quello delle Alpi Liguri può diventare un brand di comunicazione, ma anche di tutela del territorio? Si potrà riconoscere agli operatori che producono qualità l’adesione ad un disciplinare per prodotti a marchio parco?
«Speriamo che diventi un grande brand! Il Parco Alpi Liguri è, tra tutti i Parchi Regionali, l’unico transfrontaliero e confina con la Francia, le Alpi Marittime e il Mercantour: il vero brand è proprio il nostro territorio con la sua biodiversità. Dal Saccarello al mare ci sono venti chilometri in linea d’aria con la presenza di seimila essenze: un posto unico al mondo, un territorio ben conservato. Questo è “il Parco dei Borghi” dove la prima cosa da salvaguardare è l’antropizzazione testimoniata dal lavoro di generazioni».
Il percorso di conoscenza del patrimonio ambientale e culturale che esprime il nostro territorio deve partire dai giovani e dalle scuole. Pensate di incrementare nei prossimi anni l’attività didattica dedicata alle scuole?
«Puntiamo molto sulla scuola di educazione ambientale. Oggi il parco è diventato un importante soggetto perla progettazione e la realizzazione di progetti europei che riguardano materie turistiche e ambientali. L’ambizione è quella di costruire qualche master universitario, perché spero che questo territorio possa essere ancor più valorizzato studiandolo dal punto di vista scientifico».
Conoscere il territorio per imparare ad amarlo e a difenderlo, ma spesso viene utilizzato un linguaggio poco affine ai giovani. Pensate di incrementare l’uso di social media e delle moderne tecnologie interattive?
«Ovviamente si, ma non è tanto l’uso dei social quanto la capacità di trovare un linguaggio giusto per i giovanie non solo per loro perché la comunicazione istituzionale risulta spesso fredda. Ci stiamo impegnando anchenella proposizione di una comunicazione efficace per far conoscere l’attività del parco».
UISP sostiene che la sostenibilità è una responsabilità sociale verso il territorio. Pensa che sia efficace la collaborazione tra i Parchi e le associazioni del “terzo settore”?
«Le collaborazioni sono sempre una cosa buona, sono un atto di semina per il futuro. Dalla collaborazione puònascere una consapevolezza reciproca su temi chiave come la sostenibilità, che va comunque spiegata comeesigenza di ogni persona cui stia a cuore il futuro».

L’intervista è disponibile, in forma integrale: