Da Azione proposta alternativa all’ospedale unico: «Hub a Bussana e chirurgia d’urgenza diffusa»

7 maggio 2022 | 11:07
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Da Azione proposta alternativa all’ospedale unico: «Hub a Bussana e chirurgia d’urgenza diffusa»
Da Azione proposta alternativa all’ospedale unico: «Hub a Bussana e chirurgia d’urgenza diffusa»
Da Azione proposta alternativa all’ospedale unico: «Hub a Bussana e chirurgia d’urgenza diffusa»
Da Azione proposta alternativa all’ospedale unico: «Hub a Bussana e chirurgia d’urgenza diffusa»
Da Azione proposta alternativa all’ospedale unico: «Hub a Bussana e chirurgia d’urgenza diffusa»
Da Azione proposta alternativa all’ospedale unico: «Hub a Bussana e chirurgia d’urgenza diffusa»

A Villa Boselli la conferenza con gli esperti di edilizia sanitaria Mauri, Capolongo e l’ex primario di Urologia a Imperia Paolo Puppo

Taggia. Futuro della sanità ospedaliera nell’imperiese, una proposta alternativa all’ospedale unico di Taggia. Questo l’oggetto della conferenza pubblica di questa mattina a Villa Boselli. Promotore dell’evento è il partito Azione di Carlo Calenda, nella sua declinazione locale che vede il consigliere comunale di maggioranza a Sanremo Carlo Biancheri essere segretario provinciale e il dottor Paolo Puppo, già dirigente di Urologia di Asl1 per dieci anni, attuale responsabile delle questioni relative alla sanità.

Per gli esperti interpellati – oltre a Puppo (in pensione), il dottor Maurizio Mauri e il professore ordinario di Hospital Design e Urban Health presso il Politecnico di Milano Stefano Capolongo -, l’ospedale unico o nuovo di Taggia non è la soluzione ideale per risolvere i mali che affliggono il servizio sanitario a Ponente. I motivi sono semplici: «La Liguria ha la popolazione più anziana d’Italia. Il 21% degli abitanti nell’Imperiese ha più di 70 anni. Che risposte avranno dalla sanità locale queste persone che ne hanno più bisogno se per realizzare l’ospedale unico ci vorranno ancora moltissimi anni?», – ha domandato provocatoriamente Mauri -. «Se non cambiamo strategia continueremo ad alimentare le fughe dei cittadini liguri verso Lombardia e Piemonte, quando per ridurle basterebbe far funzionare gli ospedali che si hanno. Ecco perché la nostra proposta è di realizzare in tempi brevi non un nosocomio intero ma un hub chirurgico d’elezione con possibili funzioni anche d’urgenza in caso di necessità, da mettere in comunicazione con gli ospedali esistenti e le case di comunità. Non un ospedale unico, ma un sistema integrato».

«E quindi – ha aggiunto Puppo – perché non ristrutturare l’ospedale di Bussana (attivo negli anni ’80), oggi sede della direzione amministrativa di Asl1? Avrebbe costi e tempi di realizzazione che appaiono più interessanti dell’ospedale unico di Taggia. Gli spazi ci sono, occupati da uffici che possono essere trasferiti. Ma soprattutto è già di proprietà dell’Asl1 e non devono essere attivate procedure d’esproprio dalle tempistiche imprevedibili. I tre ospedali esistenti di Sanremo, Imperia e Bordighera possono riconvertirsi in dipartimenti per la medicina d’urgenza. Realizziamo ex novo, in spazi esistenti, un ospedale di alta tecnologia dedicato alla medicina e chirurgia d’elezione, con preponderanza della parte operativa, dotato di diagnostica di ultima generazione. Tutte quelle cose che mancano e che portano gli imperiesi a spostarsi fuori regione. Obiettivo deve essere separare i percorsi d’elezione e d’urgenza per non intasare il sistema. A Bussana si potrebbe tranquillamente realizzare un polo per la chirurgia d’elezione baricentrico e ben collegato con l’Aurelia-bis. La nostra proposta ci sembra la più fattibile. Chiediamo alla Regione – conclude Puppo – di prendere in considerazione questa ipotesi e di realizzare quantomeno uno studio di fattibilità».

Presenti tra il pubblico i consiglieri di opposizione alla giunta Conio Mauro Manni, Roberto Orengo e Barbara Brugnolo, il vicesindaco del Comune di Sanremo Costanza Pireri e la consigliera comunale Ethel Moreno. Al dibattito ha partecipato anche Mauro Manuello di Cittadinanza Attiva.