Bomba nell’Argentina, al mercato dei fiori rifugio per mille armesi
Nel pomeriggio primo sopralluogo della autorità. Coinvolti nell’evecuazione anche una trentina di sanremesi
Sanremo. Sarà il mercato dei fiori di Valle Armea uno dei rifugi più importanti e capienti messi a disposizione per l’accoglienza di circa mille armesi che dovranno evacuare le proprie abitazioni, domenica 15 maggio, a causa delle operazioni di despolettamento e smaltimento della bomba della seconda guerra mondiale ritrovata nell’alveo del torrente Argentina lo scorso 23 aprile.
A mettere a disposizioni del Comune di Taggia l’enorme struttura sanremese è stata l’amministrazione Biancheri che ha accolto l’invito ricevuto dal sindaco Conio. Al mercato dei fiori potranno recarsi circa un migliaio di armesi e anche una trentina di persone che risiedono o si trovano in vacanza oltre il confine di Taggia, in direzione Sanremo centro. Il raggio di 1,5 chilometri da evacuare, così come indicato dall’Esercito italiano, a capo delle operazioni di messa in sicurezza, va a coinvolgere anche una piccola parte del territorio matuziano. Dalla galleria di Arma sull’Aurelia fino a metà del lungomare di Bussana (ristorante Impeccabile e direzione Asl1 escluse). All’interno di quel perimetro si trovano alcune abitazioni e il camping Bungalows Blue Beach che dovranno essere evacuati.
Ad occuparsi dell’accoglienza delle persone e relativa logistica sarà la protezione civile di Sanremo in collaborazione con i volontari provinciali e regionali. Il mercato dei fiori di Valle Armea è stato scelto per la sua vicinanza ad Arma e per l’ampia disponibilità di parcheggi che può offrire, oltre agli immensi spazi interni. Se i cittadini armesi dovranno rimanere fuori dalle proprie abitazioni per 12 ore, a partire dalle 9 di domenica 15 maggio, per la trentina di sanremesi coinvolti nell’evacuazione il periodo di allontanamento è limitato a sole 4 ore. Nel primo pomeriggio di oggi è previsto un sopralluogo delle autorità al mercato dei fiori per definire gli aspetti logistici dell’accoglienza. Il mercato, come le altre strutture che verranno individuate, sono alternative che gli enti locali devono offrire alla cittadinanza e non comportano un obbligo di permanenza durante il periodo di evacuazione. Chi potrà recarsi da famigliari, amici o semplicemente allontanarsi dal perimetro off limits di 1,5 chilometri dalla bomba, è libero di farlo in piena autonomia.