15 maggio

Bomba day, in Prefettura il piano per disinnescare l’ordigno da 1000 libbre trovato alla foce dell’Argentina

Sgombero anticipato di malati e disabili, aree di raccoglimento della popolazione. Circa 10mila le persone interessate

Imperia. Sono fissate per domenica 15 maggio le operazioni di “despolettamento” dell’ordigno inesploso risalente alla Seconda Guerra Mondiale rinvenuto lo scorso 23 aprile nell’alveo del torrente Argentina, tra i Comuni di Taggia e Riva Ligure, durante operazioni di movimento terra. I dettagli del piano relativo al “bomba day” sono stati illustrati stamani in Prefettura a Imperia, nel corso di un vertice durato quasi tre ore che ha visto presenti le massime autorità civili e militari della provincia, oltre ai Guastatori dell’Esercito del reggimento di Fossano.

Per mettere in sicurezza e spostare, probabilmente nella cava di Bevera a Ventimiglia (o forse in valle Argentina), la bomba di aereo del peso di circa 454 chilogrammi (più o meno mille libbre) saranno sgomberate dalle 10 alle 12mila persone: quelle comprese in un raggio di circa un chilometro e mezzo dal luogo del ritrovamento dell’ordigno.

«E’ un’operazione va fatta – ha affermato il prefetto Armando Nanei – Non c’è alternativa, perché non si può certo lasciare un ordigno bellico di quelle dimensioni vita natural durante. Va messo in sicurezza ed eliminato». Prioritaria, ha sottolineato il prefetto, la tutela del personale operante, che deve agire nella massima sicurezza. «L’evacuazione dev’essere gestita in maniera serena – ha aggiunto – Con il coinvolgimento delle persone, le quali capiranno che c’è un problema di sicurezza per la loro incolumità e di tutti gli esseri viventi». Nanei ha sottolineato la «Grande collaborazione con Regione Liguria, Provincia, Protezione civile e Asl, quest’ultima si occuperà probabilmente della parte più delicata con la messa in sicurezza delle persone fragili».

Quando partiranno le operazioni? «Una volta che si darà l’ok, ‘La zona è sgombera’, gli artificieri inizieranno la loro attività – ha risposto il prefetto -. In primis si tratterà di togliere l’ordigno dal camion, che rappresenta la parte più complicata. E’ vero che non ci sono pericoli rimanendo sul camion, ma nello spostamento è chiaro che non si può escludere. Parliamo, comunque, di professionisti di altissimo livello».

Una volta “despolettata”, la bomba non verrà fatta brillare ma sarà incendiata.

«Oggi è stata un’importante riunione che ha permesso di inquadrare appieno le complessità di una operazione che si annuncia davvero di estrema portata e importanza – ha dichiarato il sindaco di Taggia, Mario Conio -. Oggi sono state date le prime indicazioni tecniche di quello faranno gli artificieri. Abbiamo avuto un confronto con tutti gli enti interessati da queste operazioni. Noi ci stiamo già mettendo a disposizione per predisporre un piano di evacuazione per mettere misure a sostegno dei cittadini che non potranno allontanarsi in maniera autonoma dalle loro abitazioni. Nell’area sicura di Taggia si predisporranno dei punti di raccolta dove verranno forniti sostegno ai cittadini dal punto di vista alimentare e supporto. Le operazioni dureranno circa 12 ore: sarà una sfida importante, ma da vivere con serenità. E’ una cosa che va fatta e cercheremo di farla nel migliore dei modi».

Sgombero anticipato per malati e disabili. «Si sta ragionando di avviare qualche giorno prima le operazioni di sgombero per le persone non autosufficienti, allettate – ha aggiunto Conio -. Asl ha colto la grande sfida della gestione dei positivi, che al momento nel Comune di Taggia sono circa 180, e delle persone in assistenza domiciliare. Queste operazioni, che sono attualmente al vaglio, cominceranno qualche giorno prima per avere il tempo sufficiente per farle in serenità». Per spostare da residenze assistite e dalle proprie case positivi al covid e malati in generale si stima che serviranno circa 600 ambulanze.

Spostamento auto e scooter. «Si inviterà la popolazione a spostare gli autoveicoli posti in strada – ha aggiunto il sindaco di Taggia -. Le auto che saranno nei garage e nelle autorimesse private non avranno nessun problema. Lo spostamento on sarà probabilmente un obbligo, ma un invito a farlo, perché nel caso malaugurato, che nessuno vuole immaginare, di esplosione dell’ordigno chiaramente ci saranno danneggiamenti alle cose e quindi anche alle auto. Stiamo valutando l’ipotesi di fare anche delle aree di parcheggio straordinarie, ma nel mio caso non è semplice perché il Comune di Taggia è praticamente tutto compreso nell’area oggetto di evacuazione, ma anche quello è un aspetto che stiamo monitorando».

«E’ un’operazione su larga scala, i 1500 metri di raggio ci inducono a pensare ad ampie fasce di popolazione: oltre 1100 persone saranno evacuate nel Comune di Riva Ligure – ha detto il sindaco Giorgio Giuffra -. Abbiamo una serie di complessità, prima fra tutte quella dell’evacuazione della casa di riposo “Anni Azzurri”, con circa 100 degenti. Poi tutta una serie di situazioni legate alle positività da covid e alle persone allettate per disabilità. La faremo con serenità e professionalità, ovviamente non potremmo non tener conto di quello che è l’impatto su una larga fetta di popolazione».

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