Battaglia legale per dissequestrare lo yacht “New Vogue”

3 maggio 2022 | 14:31
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Battaglia legale per dissequestrare lo yacht “New Vogue”
Battaglia legale per dissequestrare lo yacht “New Vogue”
Battaglia legale per dissequestrare lo yacht “New Vogue”

L’unico indagato penalmente risulta essere il comandante dell’imbarcazione che, essendo ucraino, al momento si trova nel proprio Paese per combattere contro i russi

Imperia. Dissequestrare il motor yacht “New Vogue“, ormeggiato nel porto di Imperia e fermato, a inizio aprile, per il mancato pagamento di Iva e dazi doganali per circa 700mila euro. E’ la richiesta discussa stamani davanti al tribunale del Riesame di Imperia dagli avvocati Mauro Anetrini del Foro di Torino e Alessandro Astengo del Foro di Genova, incaricati dalla società ucraina proprietaria dell’imbarcazione, che batte bandiera delle Isole Vergini.

Nel corso dell’udienza, i due legali hanno cercato di dimostrare al Riesame come le contestazioni, in realtà, siano il frutto di un’errata interpretazione della legge applicata, quella sui dazi doganali, in una fattispecie in cui si parla di tributo interno. Secondo l’accusa, in pratica, le imbarcazioni che restano in porto per più di 18 mesi, senza mai uscire, si considerano come importate e pertanto su quest’ultime deve essere versata l’Iva. Per questo il natante era stato sequestrato dall’Agenzia delle Dogane con la Capitaneria di Porto.

«Si tratta di una questione molto tecnica – dichiara l’avvocato Anetrini -. L’orientamento della Corte di Giustizia dell’unione Europea afferma che l’Iva è un tributo interno e non un’imposta doganale. Quindi, rende inapplicabile la norma utilizzata dalla Procura per disporre il sequestro».

L’unico indagato penalmente risulta essere il comandante dell’imbarcazione che, essendo ucraino, al momento si trova nel proprio Paese per combattere contro i russi. Alla società (i cui titolari sono anch’essi ucraini) a cui fa capo lo yacht, vengono invece contestate responsabilità amministrative.