Aumento dei prezzi per frutta e verdura. In provincia di Imperia materie prime alle stelle
L’aumento dei costi per i produttori è antecedente allo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina
Imperia. In tutta Italia i prezzi di frutta e verdura stanno raggiungendo livelli elevatissimi a causa del rincaro delle materie prime e dei costi dell’energia che a loro volta hanno comportato aumenti nella produzione.
Per quanto riguarda la provincia di Imperia non si registrano particolari aumenti nella vendita di frutta e verdura, anche se lo stesso non si può dire per i costi che i coltivatori devono affrontare
Il presidente regionale della CIA agricoltori italiani Liguria, Stefano Roggerone, evidenzia in particolare la situazione in provincia di Imperia. «Non si riscontra un aumento di prezzi a livello locale delle nostre aziende. La provincia di Imperia non ha una grande produzione di frutta e la maggior parte di quella che si trova negli scaffali proviene da altre zone».
A cosa è dovuto in generale l’aumento dei prezzi? «Laddove si riscontrano aumenti, le cause vanno ricercate nella catena distributiva, nei costi di trasporto e in alcune forme di speculazione» commenta il presidente.
I produttori imperiesi non hanno aumentato i prezzi ma si trovano a dover affrontare un rincaro nelle spese: «Sì questo è un problema per molte aziende locali: subiamo un rincaro del 100% sui concimi ma per chi coltiva è praticamente impossibile rifarsi aumentando il prezzo di frutta e verdura e molte incognite riguardano anche il futuro».
Molti imputano gli aumenti di materia prime alla guerra e alla crisi Russo- Ucraina. «Non sono d’accordo. Il prezzo dei concimi era aumentato già ben prima dell’inizio del conflitto. Arriviamo inoltre da due anni di pandemia dove molto attività in tutto il mondo sono avanzate ad una “velocità inferiore”. La ripartenza ha fatto sì che ci fosse una grande richiesta di materie prime, anche su vetri e bottiglie e questo si era paventato prima dello scoppio della guerra, che ha influito ulteriormente» conclude il presidente Roggerone.