Accusati di favoreggiamento e resistenza, a processo quattro no border. Teste: parroco di Ventimiglia

Imperia. Favoreggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento di un’auto di servizio della Croce Rossa di Ventimiglia. Per il processo nei confronti di quattro no border, è stato sentito come teste, stamane, padre Francesco Marcoaldi, all’epoca dei fatti contestati, parroco della chiesa di San Nicola, in via Roma a Ventimiglia.

L’episodio per il quale sono finiti a processo, a Imperia, gli attivisti pro migranti, è avvenuto il 30 maggio del 2016, nel pieno dell’emergenza umanitaria dei migranti. Quel giorno, un no border svuotò un intero estintore sull’auto della Cri posteggiata in via Dante, davanti alla sede della pubblica assistenza. Subito dopo, il giovane si rifugiò nella chiesa chiesa di San Nicola dove, secondo quanto ricostruito dalla pubblica accusa, altri giovani dei centri sociali cercarono di fare da scudo alle forze dell’ordine per non farle entrare in chiesa.

Al termine dell’udienza di oggi, il processo è stato rinviato al prossimo 4 luglio. Come già avvenuto in passato, nel corso dell’udienza, un gruppo di attivisti no border ha affisso striscioni sulla cancellata che delimita il tribunale di Imperia, improvvisando un presidio a sostegno degli imputati.

[Foto Paolo Vassallo]