Sanremo, inquilina non paga l’affitto per due anni e lascia l’appartamento devastato

21 aprile 2022 | 12:08
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Sanremo, inquilina non paga l’affitto per due anni e lascia l’appartamento devastato
Sanremo, inquilina non paga l’affitto per due anni e lascia l’appartamento devastato
Sanremo, inquilina non paga l’affitto per due anni e lascia l’appartamento devastato
Sanremo, inquilina non paga l’affitto per due anni e lascia l’appartamento devastato
Sanremo, inquilina non paga l’affitto per due anni e lascia l’appartamento devastato

Il proprietario dovrà saldare anche le bollette dell’acqua arretrate

Sanremo. Due anni per ottenere uno sfratto e quando rientra in possesso del proprio appartamento se lo trova devastato. E’ quanto accaduto stamattina ad Angelo Maria Delligatti, residente a Biella, con la casa vacanze a Sanremo, in via Goethe 136. Delligatti, insieme a moglie e figlia, aveva concesso l’alloggio acquistato con i risparmi di una vita, ad una cittadina marocchina, classe 81, nel giugno del 2020. L’inquilina era stata proposta da un’agenzia immobiliare della zona.

«Dopo aver pagato il primo mese d’affitto – racconta Delligatti – non abbiamo più visto un euro». Da lì a poco il degenero: gli altri condomini iniziano a protestare e preparano una petizione da consegnare nelle mani dell’amministratore condominiale per l’uso che viene fatto dell’immobile e per le persone che prendono a frequentarlo. Diversi gli interventi delle forze dell’ordine che ne seguiranno. La procedura di sfratto parte non appena possibile ma poi arriva il Covid e il decreto del governo che le blocca.

Dal giugno 2020 ad oggi passano quasi due anni. Delligatti non percepisce più alcun affitto e la sua casa viene lasciata nelle mani di altri connazionali della persona che l’aveva presa in affitto, salvo poi disfarsene. Vani anche gli appelli rivolti al prefetto di Imperia affinché qualcuno intervenisse per una situazione evidentemente lontana dalle difficoltà economiche vissute dagli inquilini colpiti dalla crisi, per i quali il governo aveva deciso di intervenire con una norma generica di salvaguardia.

Nel frattempo, al malcapitato protagonista di questa vicenda, esemplificativa di molte altre, serve rientrare in possesso della sua proprietà il prima possibile: la figlia, quindicenne, rimasta orfana della madre, accusa gravi problemi di salute legati alle vie respiratorie. L’aria del mare sarebbe un toccasana per lei, ma la casa dei genitori è inaccessibile. Infine l’amara sorpresa. Questa mattina gli ufficiali giudiziari forzano l’ingresso e trovano uno scenario devastato. Mobili a soqquadro, vetrine rotte, pavimenti rigati, servizi igienici attappati con la plastica e il frigo irrimediabilmente consumato. Una serie di cattiverie gratuite. Ma non è tutto: i contatori dell’acqua, piombati dall’Amaie, sono stati manomessi. I numeri hanno continuato a scorrere per tutti questi mesi e la somma delle fatture accumulate ora deve essere saldata. La società del Comune pretende che a farlo sia il proprietario. Oltre al danno la beffa.