Sanremo, emergenza profughi ucraini e pandemia. Il punto con il sottosegretario alla Salute Andrea Costa

2 aprile 2022 | 20:47
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«Le Regioni si sono attivate e offriamo loro (agli ucraini in fuga dalla guerra, ndr) non solo il vaccino anti Covid ma anche anti polio e altre tipologie

Sanremo. «Noi stiamo offrendo a tutti i popoli assistenza sanitaria. Le Regioni si sono attivate e offriamo loro non solo il vaccino anti Covid ma anche anti polio e altre tipologie. Parliamo ovviamente di una popolazione dove vi è una percentuale di vaccinati molti bassa, 30-35 per cento. Attendiamo nei prossimi giorni quelli che saranno i dati che ci arriveranno dalle Regioni e confidiamo che questi concittadini si sottopongano alla vaccinazione perché diventa un elemento fondamentale per loro e anche per il nostro Paese». Lo ha detto, in merito all’emergenza profughi ucraini, il sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa, giunto in serata a Sanremo per il Galà per i 90 anni del Circolo Golf degli Ulivi.

Per quanto concerne la pandemia da Covid-19, in merito alla fine dello stato di emergenza, decretato il 31 marzo scorso, il sottosegretario ha aggiunto: «Non bisogna confondere la fine dello stato di emergenza con la fine della lotta alla pandemia. Cambia il metodo di gestione, non più straordinaria ma ordinaria. Dobbiamo attenzionare i dati, fortunatamente vi è un aumento dei contagi ma non vi è un aumento importante per quanto riguarda la pressione sui nostri ospedali e questo è possibile grazie alla stragrande maggioranza degli italiani che responsabilmente si sono vaccinati».

In merito alla possibilità di somministrare la quarta dose di vaccino, «la politica attenderà quelle che sono le indicazioni scientifiche – ha aggiunto Costa – Poi a noi spetta il compito di mettere in atto le scelte ed eventualmente procedere con la somministrazione. Dopodiché non parlerei più di quarte quinte e seste dosi: io parlerei di richiamo. L’obiettivo è di arrivare ad un richiamo annuale, possibilmente avere un vaccino che contenga l’anti influenzale e l’anti covid insieme. Per la mascherina al chiuso è un impegno che ci siamo presi come Governo e lo manterremo. In questi due anni è aumentato il senso di responsabilità dei cittadini. Abbiamo tolto l’obbligo all’aperto a i cittadini continuano ad usarla e forse la stessa cosa succederà anche al chiuso».

Cosa cambierà dopo il 30 aprile? «Abbiamo scelto il criterio della gradualità come Governo – ha concluso Costa – Lo abbiamo fatto nell’introduzione delle misure restrittive e lo stiamo facendo anche nell’allentamento delle misure stesse, quindi il primo di aprile è iniziata una nuova fase e l’obiettivo è di arrivare al primo maggio dove sostanzialmente il green pass non sarà più necessario».