Saint Charles al privato, Toti: «Se contratto salta ci saranno responsabilità»
Entro fine aprile deve arrivare la firma, altrimenti il presidio torna nelle mani dell’Asl1
Taggia. Ospedale Saint Charles al privato, mancano solo otto giorni alla scadenza del termine entro il quale va firmato il contratto di affidamento tra parte pubblica e privata, ma ancora nessuno sa dire con certezza se una firma arriverà mai. Il tema è tornato di nuovo all’ordine del giorno ieri sera, nel corso del consiglio comunale di Bordighera, dove il sindaco Ingenito ha parlato di “piccolissima possibilità” che l’operazione vada in porto. Oggi, da Taggia, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria a Lino Banfi, a replicare è stato il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti.
«Se il privato si tirerà indietro vi saranno delle responsabilità, – ha commentato il presidente – . In ogni caso l’ospedale di Bordighera, dopo il Covid, tornerà a fornire servizi ai cittadini dell’estremo Ponente ligure. Stiamo lavorando con Alisa e Asl1 per vedere se Iclas intende, come più volte manifestato, adempiere alle obbligazioni che derivano dalla gara vinta, prendendo possesso dell’ospedale, nei tempi e nei modi previsti, e fornendo ai cittadini di questo territorio i servizi richiesti dalla Regione».
Intanto, è notizia dei giorni scorsi che il direttore di Asl1 Silvio Falco ha indirizzato una lettera ad Alisa e per conoscenza al presidente Toti, dai toni chiari ed inequivocabili, nella quale il manager chiede che siano “revocate le procedure sulla privatizzazione dell’ospedale di Bordighera”. Secondo Falco, la Iclas – società che si è aggiudicata la gara per la privatizzazione e riapertura di ospedale e pronto soccorso nella città delle palme -, vorrebbe delle modifiche alla bozza di contratto predisposta che per Asl1 sono inaccettabili. Il punto nodale riguarda il numero di medici da impiegare in struttura. Di certo c’è che entro il 30 aprile, ad un mese esatto dal termine dello stato di emergenza, una firma sul contratto in discussione deve essere apposta. Dal primo maggio in poi, il cronoprogramma prescrive l’avvio di un periodo di affiancamento da parte dell’azienda sanitaria locale, prima dell’affidamento definitivo dell’ospedale al privato.