Onorificenze al maresciallo Tito, consigliere Artioli vince la battaglia per la revoca

4 aprile 2022 | 18:03
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Onorificenze al maresciallo Tito, consigliere Artioli vince la battaglia per la revoca

Approvato ordine del giorno dal Comune di Sanremo: «Ringrazio il consiglio comunale per aver accolto la proposta»

Sanremo. Onorificenza al merito della Repubblica Italiana al maresciallo Tito, il consiglio comunale di Sanremo approva ordine del giorno per la revoca. La decisione è stata presa questa sera, all’esito della chiama che ha visto tutto il consiglio comunale favorevole alla proposta presentata dal consigliere Andrea Artioli (Liguria Popolare), con l’eccezione del gruppo PD, del sindaco Biancheri e del presidente del consiglio comunale Alessandro Il Grande, astenuti al momento del voto.

L’ordine del giorno, dal valore squisitamente politico, è stato accolto a tre anni dalla sua prima presentazione. Impegna sindaco e giunta a intercedere presso il governo per ottenere una modifica alla legge che disciplina le onorificenze, in modo da consentire la revoca dei titoli di merito a personalità come il maresciallo Tito ed altri esponenti del regime comunista. «Ringrazio il consiglio comunale per l’approvazione», ha commentato il consigliere Artioli.

Tito era stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italia, con l’aggiunta del Gran Cordone, il più alto riconoscimento della Repubblica, il 2 ottobre 1969 dal presidente Giuseppe Saragat durante una visita di Stato a Belgrado finalizzata a stringere accordi commerciali con la Jugoslavia.

Il testo dell’ordine del giorno

“Il Consiglio Comunale

Premesso
Che il Maresciallo Broz TITO Josip, già presidente della Repubblica Socialista Federale di Jugoslava, è stato decorato il 2.10.1969, ai sensi della Legge 3.3.1951 n. 178, dall’allora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, col titolo di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana;

Che tale onorificenza, ai sensi della predetta norma, non può essere conferita, e conseguentemente va revocata, a chi se ne sia reso indegno, con perdita di efficacia del precedente conferimento;
Che in data 30.3.2004 con legge n. 92 è stata istituita la ricorrenza del giorno del ricordo, con lo scopo di “ conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”;“

Che dopo anni di rimozione collettiva della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli italiani di Istria, Dalmazia e Fiume, la storiografia ha fatto piena luce sui fatti criminali che hanno portato, per mano delle forze armate e partigiane comuniste titine e dei loro complici collaborazionisti italiani, che facevano direttamente riferimento al Maresciallo Tito, al volontario eccidio, con crudeltà tremenda, di migliaia di compatrioti per il sol fatto di essere italiani, e all’esilio dalle loro case e terre di centinaia di migliaia di connazionali;

Che il mantenimento in capo al Maresciallo Tito, ancorché defunto, di così alta onorificenza repubblicana, appare indebito e offensivo della memoria degli italiani assassinati su sua disposizione e che pertanto appare opportuna la sua, ancorché postuma, revoca;

Che appare opportuno che anche il Comune di Sanremo – facendosi carico della sofferenza che tutti gli italiani provano per l’uccisione di così tanti innocenti privi di colpa alcuna, assassinati sol perché italiani, oltre che per esigenza di giustizia storica in un’ottica di riconciliazione di ognuno di noi col passato patrio, che a fianco di pagine gloriose ha purtroppo visto anche episodi oscuri, come tali riconosciuti dalla coscienza nazionale che nella transizione democratica e repubblicana ha voluto superare le nefandezze che la dittatura fascista aveva originato – rappresenti all’alto Magistero del Presidente della Repubblica il sentimento collettivo di profonda ingiustizia che si prova nel vedere onorato della più alta onorificenza repubblicana chi si è macchiato di crimini così efferati;

ciò premesso

INVITA
Il Sindaco e l’ Amministrazione Comunale affinché rappresenti a S.E. il Signor Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio dei Ministri in carica la richiesta di adottare gli atti necessari alla revoca della onorificenza di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana conferito il 2.10.1969 al Maresciallo Broz TITO Josip già presidente della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia”.