Residenti in protesta contro la prima antenna 5G, ma il terreno l’ha venduto uno di loro
In via Bonmoschetto la prima uscita pubblica del comitato di quartiere. Dal Comune proposta per tavolo tecnico e piano antenne
Sanremo. Antenne selvagge, ricorsi e proteste: scoppia il caso della prima postazione 5G sorta su suolo sanremese. Questo pomeriggio una cinquantina di residenti di via Bonmoschetto si è data appuntamento a due passi dal basamento in cemento, costruito nei giorni scorsi, su cui dovrebbe essere installato il ripetitore della nuova tecnologia per l’internet ultraveloce.
A rispondere all’appello del comitato di quartiere è stato anche il nuovo assessore all’Ambiente del Comune Sara Tonegutti che ha ascoltato le ragioni dei cittadini insieme ai consiglieri di maggioranza Marco Viale, Giorgio Trucco, Ethel Moreno e Umberto Bellini. Per l’opposizione era presente il capogruppo di Fratelli d’Italia Luca Lombardi che nei giorni scorsi ha depositato una doppia interpellanza sul punto.
«La nostra preoccupazione è in primis per la salute pubblica delle persone che vivono nel quartiere, – commenta l’avvocato Ilaria Lanteri a nome dei residenti -. Ci troviamo in pieno centro abitato, in una zona caratterizzata da una fauna e una flora un po’ uniche per Sanremo. Abbiamo saputo del tutto causalmente di questa installazione e ci siamo mossi su un piano politico constatando l’interesse dell’amministrazione comunale a livello bipartisan. E’ stata intrapresa anche una via giudiziaria presso il tribunale di Imperia e un’altra sarà avviata di fronte al Tar».
«E’ da una settimana che sono insediata ed è stata la prima problematica che ho dovuto affrontare, – aggiunge l’assessore Tonegutti -. C’è la volontà di tutta l’amministrazione di incontrare i residenti per cercare, se possibile, una soluzione al problema. Sono stati chiesti pareri al ministero, all’Enac, all’ufficio Ambiente ed è emerso che non c’è una discrezionalità della politica su questo tipo di autorizzazioni. Il mio impegno è di attivare un piano antenne per la città di Sanremo che limiti ad alcune aree la loro installazione»
Ironia della sorte, il terreno su cui poggia il basamento contestato, in passato oggetto di un progetto per la costruzione di alcune villette residenziali mai decollato, è stato venduto, alla società della telefonia mobile, da un proprietario della zona che ha mantenuto per sé gli appezzamenti circostanti.