Oro in Euro festeggia i suoi primi 20 anni di attività con una riforestazione in Madagascar
Per l’amministratore delegato Nicola Laurenza: «L’oro è verde»
Genova. 20 anni di Oro in Euro celebrati con un progetto di riforestazione in Madagascar e iniziative green. «Lo sguardo al futuro, oggi più che mai, è il cuore pulsante della nostra impresa» – spiega il CEO del brand.
«200 alberi piantati per 63mila kg di CO2 risparmiati. Do volentieri i numeri per un progetto che mi sta particolarmente a cuore e che racconta la mia attività meglio di quanto non lo possano fare altri numeri aziendali». A raccontare il progetto realizzato in Madagascar con Treedom è Nicola Laurenza, amministratore delegato di Oro in Euro, brand specializzato nella compravendita di oro e preziosi, partito dalla Lombardia e che oggi conta quasi 90 negozi su tutto il territorio nazionale e non solo. In Liguria, Oro in Euro è presente con due punti vendita a Genova, in corso De Stefanis, 9r e in viaTorti, 33r.
Un progetto di riforestazione in Madagascar: di cosa si tratta?
«La foresta si trova in Madagascar ed è composta da Moringa, Neem, Gliricidia e piante da caffè. Abbiamo deciso di chiamarla Foresta d’Oro, con un nome che fosse di buon auspicio e in linea con la nostra attività. È stato possibile realizzarla grazie a Treedom, una piattaforma e-commerce che consente a privati o aziende di piantare alberi in diversi paesi del mondo. Si tratta di un’iniziativa che mi ha coinvolto e motivato in tutti i suoi aspetti, dalla scelta della location – nata dal ricordo di un viaggio in Madagascar, dove ho potuto constatare i danni causati dall’iper sfruttamento delle risorse -, fino alla scelta delle piante come quelle di Moringa, che la tradizione popolare definisce la pianta dei miracoli per le sue proprietà preventive e curative e per la sua capacità di resistere a condizioni ostili».
Una caratteristica, quest’ultima, che vuole essere un messaggio sia per le nuove generazioni che per la stessa squadra di Oro in Euro?
«L’attualità purtroppo ci sfida e ci mostra la necessità di avere fiducia nel futuro perché solo così si può costruire qualcosa (o semplicemente piantare un albero). La mia storia personale e quella di Oro in Euro partono da un punto di vista simile, e da una scelta coraggiosa: avviare un’attività in un campo che allora non esisteva, per poi restare sul mercato resistendo a 20 anni di grandi cambiamenti e vicende difficili (si pensi solo all’ultimo biennio) per la società: crisi e rinascite che hanno segnato l’economia del Paese. Oggi la sfida, per tutte le imprese e per la nostra, è quella di guardare al futuro e di comprendere appieno il significato della parola sostenibilità. In tutte le sue accezioni, economica, sociale, ecologica. Per questo ho scelto di sostenere le iniziative di Treedom che rappresentano perfettamente, simbolicamente e concretamente, questo significato di sostenibilità, con la promozione della crescita di una foresta, ma soprattutto della sua comunità».
La sostenibilità è il core business aziendale: ma cosa ha in comune con una foresta?
«Forse non tutti considerano che l’oro è il materiale sostenibile per eccellenza: al di là del suo valore economico e affettivo, l’oro è il materiale più green in assoluto. Non si crea né si distrugge ma si rigenera per poter avere nuove vite. In Oro in Euro parliamo di gioiello rigenerato. Rigenerato è un concetto comune al consumatore in altri ambiti come la hi-tech ma sembra lontano dal nostro settore: invece è possibile recuperare vecchi gioielli, dando loro nuova vita, bellezza e valore, tanto da poter essere rimessi sul mercato, ad un prezzo vantaggioso. Poter partire dal materiale già lavorato consente ovviamente anche di risparmiare alcuni dei passaggi tipici della produzione, evitando il dispendio energetico e i processi produttivi. Un’idea semplice che porta la sostenibilità a buon diritto nel settore gioielleria in risposta ad una sensibilità per fortuna sempre più diffusa. Un’idea alla quale lo scorso anno abbiamo dedicato anche una Giornata del Riuso Prezioso, che è diventata anche evento social, per la scoperta del riciclo nel settore orafo. Obiettivo veicolare il messaggio di quanto il riciclo sia importante, in tutte le sue sfaccettature: un impegno concreto, per indirizzare i consumatori verso un acquisto più consapevole, in grado di tutelare la filiera di produzione e alimentare l’economia circolare».
Una scelta etica, quindi, per Oro in Euro, e non solo
«Non una scelta nuova, ma una consapevolezza nuova. Oro in Euro è da sempre attenta alla cura dei suoi dipendenti e alla valorizzazione del territorio in cui opera e da sempre guarda con attenzione alla sostenibilità. Oggi, però, la responsabilità sociale è anche quella di diffondere queste attitudini, di comunicarle anche quando la nostra indole di imprenditori ci spingerebbe ad agire senza enfasi. Oggi, occorre, piantare alberi di fiducia, costruire e diffondere buone pratiche con l’obiettivo di farle crescere oltre, proprio come per la foresta in Madagascar. La nostra azienda cresce e parallelamente cresce la responsabilità verso il luogo che abitiamo e per le persone che fanno e faranno parte del nostro progetto, dipendenti e clienti. Dico sempre che sono le persone che fanno la nostra azienda: l’impegno verso la sostenibilità è pensato proprio per loro. A vent’anni di distanza, nessun bilancio o sguardo al passato, ma la voglia di provare strade sempre nuove. Con l’entusiasmo di sempre, che oggi non è solo mio ma quello di una grande squadra».