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Migranti a Ventimiglia, nessuna notizia dal Ministero. Sindaco Scullino: «Serve soluzione entro l’estate»

Dell'ipotesi formulata dal deputato Mulè di riaprire il parco roja, al momento il primo cittadino non è stato informato

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Ventimiglia. «Dal mese di novembre, da quando il prefetto Michele Di Bari si è dimesso dall’incarico di Capo dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, non ho mai più saputo nulla nonostante io abbia inviato al Ministero tutto quello che dovevo mandare in termini di progetto per la realizzazione di un centro di accoglienza per migranti a Ventimiglia». A dirlo è il sindaco della città di confine Gaetano Scullino, preoccupato che l’imminente arrivo dell’estate porti nuovamente centinaia di migranti a Ventimiglia.

Lo scorso mese di novembre, con l’ultima visita del prefetto Di Bari, sembrava che a Roma ci fosse l’intenzione di finanziare la realizzazione di un centro. Poi il nulla. «Sono trascorsi cinque mesi – dichiara Scullino -. Ma per la nostra amministrazione la soluzione migliore resta quella di creare un centro nei pressi del rio Sorba (vicino al valico di frontiera di Ponte San Luigi, ndr)».

Ieri l’onorevole Giorgio Mulè, sottosegretario alla Difesa, a margine di un sopralluogo all’ex Caserma Crespi di Imperia ha dichiarato che l’ipotesi più probabile al momento è quella di riaprire un centro per una novantina di migranti al Parco Roja. Ipotesi, questa, di cui Scullino al momento non è stato informato.

«La situazione in città ora è sotto controllo – spiega Scullino –  Dopo l’accoltellamento tra due stranieri davanti alla chiesa di Sant’Agostino, le acque si sono calmate, anche grazie alla chiusura, da parte del questore, del kebab di via Hanbury. I numeri al momento sono modesti: ieri la Caritas ha distribuito 67 pasti. Ma la preoccupazione resta. L’estate è alle porte e noi abbiamo tante aspettative. Puntiamo molto su un ricco calendario di manifestazioni per rilanciare il turismo, stiamo lavorando per la città, che ora ha nuove aree pedonalizzate e a breve riavrà la sua passerella sul Roja. Chiaro che se, come gli anni scorsi, arriveranno di nuovo 600 o 700 migranti, da questa situazione non ne usciremo più».

 

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