Accusato di violenza sessuale, per massaggiatore di Sanremo chiesta condanna a 3 anni e mezzo di reclusione

28 aprile 2022 | 16:05
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Accusato di violenza sessuale, per massaggiatore di Sanremo chiesta condanna a 3 anni e mezzo di reclusione

Al termine di una articolata arringa difensiva, l’avvocato Alberto Pezzini, legale di Condò, ha chiesto l’assoluzione dell’imputato

Sanremo. Il pubblico ministero del Tribunale di Imperia Enrico Cinnella Della Porta ha chiesto la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione e l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni di Alessandro Condò, massaggiatore ed ex candidato sindaco di Sanremo, finito a processo con l’accusa di violenza sessuale.

Nel corso della requisitoria, il magistrato ha ricostruito la vicenda che si basa sulla testimonianza della presunta vittima, una donna straniera che vive e lavora in Italia. Secondo il racconto della donna, nel corso della sesta seduta di massoterapia, il 27 marzo 2019, Condò si sarebbe abbassato i pantaloni per poi appoggiare i genitali nella mano della paziente mentre era distesa supina sul lettino. Sia l’accusa che l’avvocato della parte civile, il legale Gianluca De Marco, ritengono fondamentali come prove a carico dell’imputato, i messaggi di scuse che lo stesso ha mandato alla donna nelle ore successive alla seduta. «Volevo chiederti scusa – si legge nel testo inviato su whatsapp – Oggi non mi sono comportato bene. Ho perso il controllo e  ti ho mancato di rispetto».

Da parte sua, Condò ha spiegato di essere stato lui ad aver subito molestie dalla donna, che avrebbe cercato di palpargli i genitali ben due volte, tanto che, ad un certo punto, in preda alla rabbia le avrebbe urlato di smetterla e di «non fare la puttana». Frase per la quale, a suo dire, avrebbe poi cercato di scusarsi inviando il messaggio su whatsapp. Sempre l’imputato ha inoltre detto di aver pensato di essere finito in una imboscata e che la donna fosse stata mandata nel suo studio da un avversario politico, visto che al momento dei fatti partecipava, come candidato sindaco, alle elezioni comunali di Sanremo.

Al termine di una articolata arringa difensiva, l’avvocato Alberto Pezzini, legale di Condò, ha chiesto l’assoluzione dell’imputato o, in subordine, la riqualificazione del reato in violenza sessuale semplice e non aggravata dal fatto che sia avvenuta durante una prestazione professionale, grazie alla quale il massaggiatore aveva ottenuto la fiducia della sua vittima. Secondo il legale, inoltre, l’attendibilità della presunta vittima sarebbe deficitaria in quanto non ci sono certificati medici che attestino il malessere della donna dopo la violenza.

Al termine della discussione, il tribunale collegiale di Imperia presieduto dal giudice Carlo Indellicati ha rinviato il processo al prossimo 26 maggio per repliche e sentenza.