A Imperia presentato “Gespy – La geometria dell’hospitality”, il libro di Dario Ghiglione

8 aprile 2022 | 10:29
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A Imperia presentato “Gespy – La geometria dell’hospitality”, il libro di Dario Ghiglione

Presenti anche Enrico Lupi, presidente della Camera di Commercio di Imperia, e Marco Scajola, assessore all’Urbanistica e Pianificazione Territoriale della Regione Liguria

Imperia. Presentato all’Auditorium della Camera di Commercio di Imperia, nella mattinata di giovedì 7 aprile, il libro di Dario Ghiglione “Gespy – La geometria dell’hospitality”.

Con il saluto di Enrico Lupi, presidente della Camera di Commercio di Imperia, e Marco Scajola, assessore all’Urbanistica e Pianificazione Territoriale della Regione Liguria, ha avuto inizio la presentazione del libro Gespy – La geometria dell’hospitality di Dario Ghiglione. Il volume è stato introdotto da Federica Montanari, autrice della prefazione e fondatrice di youRevenyou che, rivolgendosi agli studenti dell’Istituto Tecnico Turistico IIS Ruffini di Imperia presenti nell’Auditorium, ha sottolineato quanto: «Il turismo è un mondo che rapisce ed è un mestiere che deve diventare una missione. Occuparsi di turismo oggi, vuol dire affrontare un settore in evoluzione e porsi in linea di ascolto con il cliente – e ha poi aggiunto – Il cliente deve tornare centrale, la tecnologia relega, l’albergatore e il cliente, dietro uno schermo, nelle strutture diventa fondamentale la figura che si occupa di Costumer care».

L’interessante dibattito che ha visto protagonista Dario Ghiglione, imprenditore e autore, incalzato e stimolato da Josep Ejarque, Senior Destination Management & Marketing di grande esperienza, ha incuriosito il vasto pubblico presente – oltre 180 persone – e fornito interessanti spunti agli addetti ai lavori. Josep Ejarque ha evidenziato come il mondo dell’hospitality sia mutato, come sia tutt’ora in continua evoluzione e di quanto sia difficile cambiare la mentalità degli albergatori italiani: abituati a vivere nel Bel Paese, dove i turisti arrivavano da soli, debbono ora fare i conti con gli albergatori di Paesi con meno attrattive, che però hanno iniziato ben prima a vendere esperienze e a valorizzare le loro bellezze. Per Ejarque è giunto quindi il momento, anche per l’hospitality italiana, di andare a cercare i clienti e anziché vendere il territorio, termine troppo generico e intraducibile in altre lingue, vendere le esperienze che si possono vivere sul territorio.

Dario Ghiglione

Dario Ghiglione ha invece indicato quanto sia importante, per ciascun albergatore, cercare il cliente che vuole il prodotto offerto. Di quanto sia meno rilevante il prezzo, rispetto all’identificazione del giusto target. Di quanto sia poco remunerativo tentare di “rubare” clienti agendo solo sul prezzo, poiché si corre il reale rischio di fornire servizi che di fatto non soddisfano le richieste e le aspettative del cliente: «Dobbiamo trovare il coraggio di dire no e scegliere clienti che vogliano proprio la nostra struttura e il tipo di soggiorno che proponiamo. Solo così avremo clienti soddisfatti». Ghiglione ha poi posto l’accento su quanto sia importante porsi all’ascolto dell’ospite e dedicargli attenzione, ricavando un momento a tu per tu durante il soggiorno, un gesto che è scambio apprezzato dal cliente, ma fondamentale per l’albergatore.

Le domande di Ejarque hanno preso in considerazione diversi passaggi del libro di Ghiglione. Duecentotrenta pagine improntate all’ironia e di scorrevole lettura, che però induce a importanti riflessioni, scritto da “Uno che sa e fa”, ma soprattutto da un albergatore che tenta di calarsi sempre nei panni dell’ospite. È quindi un libro basato sull’esperienza che, come scrive l’autore: «Sono qui per condividere la mia esperienza nell’universo dell’hospitality. La mia non la migliore, non la più felice, né fortunata, solo mia. Esperienza: eventi e fatti precisi. Nell’universo dell’hospitality: non un settore, ma un universo intero, un insieme di mondi diversissimi e talvolta lontani tra loro, che in qualche modo si muovono nella stessa direzione, che cambiano in continuazione».