Variante Rt di San Martino, Da.Fra punta il dito: «Toti ha tradito il quartiere»
Il giovane Francesco Iavarone aveva aperto il suo alimentari contando sulle promesse del presidente che nel 2020 aveva garantito la costruzione di una nuova scuola al posto del deposito delle corriere
Sanremo. «Toti ci ha traditi, il Comune delusi». A dirlo è Francesco Iavarone, titolare dell’alimentari Da.Fra., tra i più preoccupati dalla futura apertura di un nuovo centro commerciale della grande distribuzione alimentare nel deposito della Riviera Trasporti a San Martino.
La variante urbanistica “salva-azienda” tanto discussa negli ultimi giorni (anche se dall’amministrazione Biancheri ci tengono a precisare che è un’operazione nell’interesse della città, citazione assessore Donzella), dovrebbe approdare nell’arco del prossimo mese in consiglio comunale per ottenere il via libera definitivo. Previsto l’ampliamento della destinazione d’uso da turistico-residenziale a vendita di generi alimentari e vestiario. Dopo l’incontro tra il sindaco Alberto Biancheri e alcuni rappresentanti del quartiere San Martino, tenutosi settimana scorsa, sta crescendo la protesta dei commercianti che temono pesanti ripercussioni dall’arrivo di un marchio come Esselunga negli spazi dell’ex deposito di corso Cavallotti. Lunedì si è tenuto l’ultimo confronto nel quartiere a cui hanno partecipato alcune associazioni di categoria cittadine, segno che il malcontento potrebbe allargarsi all’intera città.
«Ho aperto quando tutti mi dicevano che non era periodo per mettersi in proprio, mi sono lanciato con coraggio anche sulla base delle promesse del presidenteGiovanni Toti, – spiega Iavarone -. Parole ripetute in una visita in Comune a Sanremo con l’assessore Scajola e che erano state chiare: “Investimento della Regione Liguria nell’area Rt per costruire un plesso scolastico”. L’ex deposito è a duecento metri dal mio negozio e per me quella sarebbe stata una fortuna. Oggi mi sento dire che il discorso fatto non vale più. Abbiamo passato due anni terribili, il Covid, la crisi, ora la guerra, si sono stretti i denti e siamo andati avanti. Adesso mi sento tradito».
«Da lavoratore che si alza tutte le mattine alle 6:30 – continua il titolare dell’alimentari che ha le vetrine di fronte allo stadio – vorrei capire come si possano sanare i debiti della Riviera Trasporti, circa 29 milioni di euro, con gli 8 che vorrebbero incassati dalla vendita del deposito. Sono vicino ai lavoratori della Rt ma la soluzione prospettata non ha senso. Qui si potrebbero fare tantissime cose, siamo in una delle zone più belle di Sanremo, vicino alla ciclabile e al mare. Sono sicuro che tutto il quartiere di San Martino non sia d’accordo con questa operazione. Continueremo a farci sentire. La bomba oggi scoppia qui ma si espanderà a tutta la città. Questa scelta è distruttiva non solo per noi del quartiere ma per tanti altri».
Le parole di Toti. «Sanremo è una delle perle del nostro turismo, merita degli investimenti – diceva il presidente nel maggio 2020, parlando da Palazzo Bellevue -. Abbiamo ragionato a lungo con il sindaco Biancheri, credo che saremo pronti nelle prossime settimane per concretizzare un accordo di programma Regione-Comune che comprenda un nuovo plesso scolastico a San Martino, con nuovi parcheggi a ridosso della ciclabile e una nuova viabilità. Lo metteremo nero su bianco appena finita la campagna elettorale».