Trasformazione del deposito Rt a San Martino in supermercato, il quartiere non ci sta: «Trovare soluzioni alternative»
Questa mattina l’incontro tra il sindaco Alberto Biancheri e i rappresentanti di residenti e commercianti
Sanremo. Da scuola pubblica a complesso turistico, ora il deposito della Riviera Trasporti di San Martino rischia di trasformarsi nell’ennesimo punto della grande distribuzione alimentare. E’ questa la preoccupazione che ha smosso i rappresentati del quartiere a chiedere un incontro con il sindaco Alberto Biancheri. Il primo cittadino ha ricevuto questa mattina Flavio Di Malta (Circolo Acli San Martino), Laura Cristina dell’associazione commercianti San Martino e Fabrizio Lupi (Pro San Martino), per ascoltare le preoccupazioni provenienti dal tessuto commerciale della zona interessata dalla imminente variante urbanistica “salva Rt”.
La richiesta dei tre rappresentanti del quartiere al sindaco è stata chiara: «Trovare soluzioni alternative dal permettere al deposito di corso Cavallotti di trasformarsi in un nuovo centro della grande distribuzione alimentare», – spiegano Di Malta, Cristina e Lupi. «Con questa variante si rischia di dare un colpo fatale ai tanti piccoli negozi del quartiere San Martino. Concedere una destinazione commerciale diversa dall’alimentari sarebbe accettabile. Un Decathlon, per esempio, non comporterebbe problemi. Diverso è se nell’ex deposito aprisse un omologo del Conad Leclerc di Arma di Taggia, che avrebbe al suo interno panetteria, cartolibreria e supermercato».
«Una struttura del genere – continuano i rappresentanti di San Martino – avrebbe anche un impatto sulla viabilità non trascurabile. Inoltre, quando tre anni fa era stata approvata l’ultima variante, si erano ampliate di tre volte le metrature concesse per intervenire. Oggi richiamo non solo di avere un polo commerciale dall’impatto devastante per i negozi di vicinato, ma di averlo anche sovradimensionato».
A determinare il cambio di rotta sulla valorizzazione dell’ex deposito Rt da parte di Biancheri (il sindaco si era impegnato a non trasformarlo in un supermercato. Così come Giovanni Toti aveva promesso di acquisirlo con fondi regionali), è stato l’aut aut arrivato nei giorni scorsi dal presidente della Provincia di Imperia Claudio Scajola.
Il presidente Scajola, riproponendo di fatto lo schema ereditato dai suoi predecessori Abbo e Natta, ha fondato il salvataggio di Rt sulla vendita dei depositi di Sanremo e Ventimiglia. Con l’unica differenza che per rendere più appetibile sul mercato la struttura di Sanremo (vale circa 8 milioni), è arrivato ad intimare a Palazzo Bellevue di variarne la distinzione d’uso dall’attuale turistico-residenziale ad alimentare. La vendita del deposito Rt di corso Cavallotti sembrerebbe essere l’unica soluzione percorribile nel breve periodo per salvare la società imperiese del trasporto pubblico dal fallimento. Sanremo è chiamata a fare la sua parte per tutelare 300 lavoratori. A quale prezzo, si interrogano dal quartiere San Martino.