Taggia, strada Bruxa: polemiche sul progetto. Il consigliere Orengo sollecita intervento dell’amministrazione
«la nuova strada non permette più ad alcuni proprietari terrieri l’accesso alle loro campagne»
Taggia. Regione Bruxa a Taggia torna al centro di discussioni e chiarimenti. Il consigliere Roberto Orengo del gruppo “Il Passo Giusto”, porta all’attenzione del consiglio comunale una mozione con oggetto la strada Bruxa per le problematiche che la risoluzione trovata dall’amministrazione sta creando ai proprietari dei terreni adiacenti. «Il 20 dicembre 2019 un eccezionale evento meteo ha colpito il nostro territorio generando il crollo di una strada in regione Bruxa. Quasi un anno dopo, esattamente il 2 ottobre 2020 un ennesimo evento meteo ha danneggiato parte della rimanente strada d’argine. L’ amministrazione comunale ha dato seguito alla progettazione della nuova strada per un lavoro suddiviso in un primo lotto da 350 mila euro ed un secondo lotto da 490 mila euro con conseguente assegnazione dei lavori».
La realizzazione della nuova strada di cui parla il consigliere Orengo ha comportato una serie di espropri ed effetti che risultano non condivisi dal suo gruppo e da chi vive la zona in questione: «Da un sopralluogo effettuato il 18 marzo 2022 si evince che la nuova strada, essendo progettata rialzata rispetto al piano originale, non permette più ad alcuni proprietari terrieri l’accesso alle loro campagne. La nuova strada sembra inoltre sprovvista sia della predisposizione per l’illuminazione sia della raccolta delle acque; inoltre il muro di confine non sembra essere stato realizzato a regola d’arte».
Vista la situazione della nuova strada, viene chiesto dal gruppo che il consiglio comunale impegni il sindaco e la giunta comunale ad intervenire su più punti: «A fronte dell’importante somma spesa per questa strada, mi sembra coretto che si trovino gli importi per poter riportare, perlomeno, i confini nello stato di fatto iniziale. E’ necessaria una recinzione di separazione sui terreni dei privati confinanti con la strada» conclude Orengo.