Taggia, prossima apertura di un’area commerciale. Tra le ipotesi il “Decathlon” ed è già critica

16 marzo 2022 | 15:25
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Taggia, prossima apertura di un’area commerciale. Tra le ipotesi il “Decathlon” ed è già critica
Taggia, prossima apertura di un’area commerciale. Tra le ipotesi il “Decathlon” ed è già critica
Taggia, prossima apertura di un’area commerciale. Tra le ipotesi il “Decathlon” ed è già critica
Taggia, prossima apertura di un’area commerciale. Tra le ipotesi il “Decathlon” ed è già critica
Taggia, prossima apertura di un’area commerciale. Tra le ipotesi il “Decathlon” ed è già critica

Cascino: «il nuovo centro non porterà nessun beneficio al territorio. Gli avventori del nuovo punto vendita arriveranno dall’autostrada e da li andranno via».

Taggia. E’ del 16 dicembre 2021 la delibera che da il nulla osta alla realizzazione di in insediamento “a carattere commerciale” in località Colli. Di cosa di tratta? Secondo quanto sostiene il candidato sindaco alle prossime elezioni comunali di Taggia, Gabriele Cascino, nell’area commerciale in questione potrebbe essere aperta una filiale del Decathlon, nota azienda di articoli sportivi.

Come si legge nella delibera, in cui non si fa menzione di alcun nominativo commerciale, l’”Immobiliare Colli” di Taggia è proprietaria di un lotto di terreni nell’omonima zona, nei pressi dello svincolo autostradale e che porta alla ben nota discarica: un lotto in parte interessato dal trattamento RSU e in parte ad un capannone ad uso commerciale con annessi parcheggi.

Una decisione su cui il candidato Cascino commenta: «l’assenza di un piano comunale (PUC) causa queste scelte. Non si ragiona per zona commerciale dove andrebbero posizionate le strutture del grande commercio, ma in funzione del singolo terreno. In questo modo i grandi centri sono e saranno sparsi su tutto il territorio senza una logica. Peraltro il nuovo centro non porterà nessun beneficio al territorio. Gli avventori del nuovo punto vendita arriveranno dall’autostrada e da li andranno via. Ancora una volta dimenticato ed abbandonato il piccolo commercio di Taggia e di Arma».