Roca Team, sconfitta nel finale

5 marzo 2022 | 10:13
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Roca Team, sconfitta nel finale
Roca Team, sconfitta nel finale
Roca Team, sconfitta nel finale

Vince il Barca dopo un altalena di punteggio

Monaco. Borys Ryzhyk, arbitro ucraino, è al centro del gruppo che a metà campo, prima della palla a due, regge uno striscione blu con la scritta stop the war in giallo, con al suo fianco gli altri arbitri, i giocatori e gli staff tecnici: comincia così, dicendo ancora una volta il nostro no alla barbara follia della guerra una partita che ha il merito di regalarci due ore di buona pallacanestro e con una buona prestazione del Roca Team.

Alla fine in questo tipo di gare sono i dettagli a fare la differenza, ed è una palla persa di Mike James nel finale a dare il via all’azione che porta in lunetta Exum per fissare il punteggio sul definitivo 88 a 83 per il Barca; sono anche i giocatori di valore assoluto come Exum o come Mirotic che scrivono parziali importanti e indirizzano il match quando serve un cambio di passo deciso.

Nella serata in cui Nick Calathes diventa il primo assist-man nella storia di Eurolega, superando una leggenda come Spanoulis il Monaco gioca una partita a due facce, mettendo in mostra quella buona all’inizio partita e poi nella rimonta finale del quarto quarto, quando tre liberi di James ed una sua entrata a canestro danno un vantaggio di tre punti, quando Dwayne Bacon incenerisce la retina catalana con due triple di seguito per dare l’avvio ad una rimonta incredibile partendo da meno 16.

Ricordiamo anche che tra i grandi pregi del Roca Team c’è proprio la capacità di compiere rimonte, e per informazioni chiedere a CSKA e Stella Rossa, rimontati di 22 e 20 punti rispettivamente, ed anche ieri sera la squadra ha dato il meglio quando, spalle al muro, ha dovuto lottare per rientrare in partita.

Perdere, dopo imprese simili, perché recuperare 16 punti alla corazzata catalana è un’impresa, ci può anche stare: però va egualmente sottolineato come dopo un primo quarto di assoluto spessore nel secondo periodo i monegaschi abbiano iniziato a subire l’iniziativa del Barca, fino appunto ad accumulare uno svantaggio consistente, che è quello poi che è costato la sconfitta. E qui sta il punto dolente, perché purtroppo la squadra accusa in determinati frangenti delle pause di rendimento che poi condizionano punteggio, morale ma anche le prospettive di portare a casa partite che a questo punto della stagione sono alla portata del Roca Team.

Roca Team

Va anche detto che in questo sforzo la squadra è stata sorretta dai soliti noti, ovvero James, Motiejunas, Bacon ed anche Diallo; va rimarcato che purtroppo Donta Hall non riesce più ad essere il giocatore verticale ed esplosivo di inizio torneo, ed anche il suo livello di gioco non sembra essere cresciuto come dovrebbe, specialmente in quelle piccole “furbizie” che permettono ad un lungo di reggere l’impatto di una lega dove i pari ruolo hanno tutti una fisicità debordante unita ad anni di esperienza nella competizione.

Bello notare anche il duello delle panchine, con coach Sasha Obradovic sempre in perfetto controllo, anche nei time out, mentre coach Jasikievicius ha raggiunto momenti di teatralità e di passionalità più latine che lituane, arrivando a diventare color porpora in viso, ricalcando le orme del suo grande maestro e fonte di ispirazione, il famoso Zeljko Obradovic, nove volte vincitore di Eurolega su diverse panchine.

E a proposito di panchine, da notare l’espressione sconsolata di coach Obradovic sull’ultimo fallo non commesso dal Monaco, nel finale, quando invece serviva in ogni maniera fermare il cronometro: se qualcosa ancora manca a questa squadra è proprio quel bagaglio di conoscenze, saggezza, durezza ed anche scaltrezza che va sotto il nome di esperienza, e per essere più chiari esperienza collettiva, cosa che servirà in vista di possibili, probabili playoff, stante la situazione delle squadre russe che rischiano di non poter più proseguire il torneo e partendo dal dato di fatto che ad oggi il record è di 14 a 14, record vincente secondo gli standard americani e che già adesso garantisce un ottavo posto che apre la porta dei playoff.

Ottavo posto con le tre russe in classifica, posizione che a dicembre era utopia e che la squadra si è conquistata passo dopo passo, vincendo e crescendo anche nelle sconfitte. Ottavo posto che vorremmo tanto commentare con la pace, che è la sola condizione in cui possiamo vivere come uomini di sport.

Marco Ghisalberti www.streambasket.com
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