Riviera Trasporti, il direttore ceda le sue quote o affidamento in house a rischio

22 marzo 2022 | 07:30
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Riviera Trasporti, il direttore ceda le sue quote o affidamento in house a rischio

«Pronto a regalarle a qualsiasi sindaco», ribadisce Sandro Corrado

Imperia. «Si segnala la necessità, che, in vista all’affidamento in house, si attivino le procedure statutarie di RT volte alla cessione/acquisto da parte di enti pubblici della partecipazione azionaria attualmente detenuta dal privato». E’ questo uno dei passaggi testuali contenuti nel parere legale reso dallo studio genovese dell’avvocato Lorenzo Cuocolo, su richiesta della Provincia di Imperia.

Un passaggio che riporta alla luce il caso delle quote sociali della Riviera Trasporti acquisite nei mesi scorsi dal direttore generale della stessa società partecipata Sandro Corrado. Il massimo vertice amministrativo di Rt aveva partecipato alla gara bandita dal Comune di Taggia per la vendita di un pacchetto azionario di appena 387 azioni (pari allo 0,0187% dell’intero capitale sociale), aggiudicandosele per poche centinaia di euro, in assenza di altri offerenti.

Come persona fisica, da quel momento Corrado figura quale socio privato di Rt, fatto che – secondo lo studio Cuocolo, a cui si è rivolto il presidente della Provincia Claudio Scajola per chiarimenti propedeutici alla delibera di indirizzo già approvata sull’affidamento in house – potrebbe rappresentare un ostacolo verso il salvataggio dell’azienda. Tanto che, spiegano i legali genovesi: “Premesso che la partecipazione del socio privato non è preclusa dalla regolamentazione europea, la stessa può configurare un profilo critico per l’affidamento in house, dal momento che la disciplina nazionale applicabile alle società partecipate dalle pubblica amministrazione (d.lgs. 175/2016 cd. TUSP), e, in particolare, l’articolo 16, prevede, tra i requisiti dell’in house, la proprietà integralmente pubblica (e il possesso di tale requisito viene verificato dall’ANAC ai fini dell’iscrizione nell’elenco in house degli enti affidanti, di cui all’art. 192, comma 1, d.lgs. n. 50/2016).

Pertanto – continua lo studio Cuocolo -, si segnala la necessità, che, in vista all’affidamento in house, si attivino le procedure statutarie di RT volte alla cessione/acquisto da parte di enti pubblici della partecipazione azionaria attualmente detenuta dal privato, attraverso l’applicazione dell’articolo 7 dello statuto sociale di RT, con particolare riferimento al gradimento del socio subentrante a cura dell’organo amministrativo e alla prelazione sull’acquisto della partecipazione riservata ai soci”.

Il direttore generale di Riviera Trasporti si è sempre detto pronto a cedere in qualsiasi momento le sue azioni, dichiarando di rinunciare fin da ora a partecipare ad un eventuale aumento di capitale. «Ancora nei giorni scorsi sono tornato a dire in assemblea dei soci che sono disposto a regalare le mie quote a qualsiasi sindaco che le voglia. In seguito al parere reso dallo studio Cuocolo, abbiamo effettuato ulteriori verifiche constatando che le azioni di Rt da me detenute non costituiscono un ostacolo per l’affidamento in house», ha chiarito, interpellato telefonicamente, il direttore della partecipata Sandro Corrado.