Molini di Triora, la sfida del “Santo Spirito”. Riapre l’albergo più antico della provincia
«La nostra storia deve continuare, sia per la nostra grande passione, sia per rispetto verso chi ci ha preceduto»
Molini di Triora. L’8 dicembre 2021 il “Santo Spirito” di Molini di Triora, l’albergo con ristorante più antico di tutta la provincia di Imperia, inaugurato nel 1897, annunciava tristemente la sua chiusura: «Prendiamo una pausa. Gli eventi succedutisi negli ultimi venti mesi hanno messo tutti a dura prova. Con i nostri centoventicinque anni di storica continuità sotto un’unica gestione, quella della nostra famiglia, rappresentiamo l’estremo baluardo alla definitiva desertificazione di un paese già da tempo agonizzante. La grande incertezza generata dal virus Covid, ha sensibilmente intricato una gestione già di per se complessa».
Una chiusura che aveva generato sconforto sia nella valle Argentina, sia nei conoscenti della famiglia Zucchetto, che per quasi 125 anni aveva mantenuto salda un’importante attività ricettiva.
Nonostante la pandemia non sia stata debellata, nonostante le conseguenze della guerra in Ucraina che stanno coinvolgendo tutti, in modo diverso, la voglia di continuare e di rispettare il lavoro delle generazioni che si sono avvicendate è risultata più forte. Ieri con grande soddisfazione, i proprietari hanno annunciato che il Santo Spirito non solo riaprirà, ma è pronto a celebrare il suo anniversario.
«Dopo tante riflessioni e analisi, abbiamo deciso che la nostra storia deve continuare. Non può interrompersi, tantomeno nell’anno del suo centoventicinquesimo anniversario. Sia per la nostra grande passione, che ci porta ad accogliere ogni anno migliaia di persone provenienti da ogni dove. Sia per rispetto verso chi ci ha preceduto e che ora non è più con noi, a partire dalla fondatrice Rosetta fino ad arrivare ad Augusto e Margherita, passando per Chiarina e Tunìn, lavoratori instancabili che con il sudore della propria fronte hanno saputo costruire e costantemente espandere quella che oggi è l’attività dedicata all’accoglienza più antica della nostra provincia. Ospitare qualcuno nella propria casa, per noi, rappresenta il più grande degli onori. Nutrirlo, ristorarlo, coccolarlo. E non ci sentiamo di privarcene».
Alessandro Salis annuncia una importante opera di rinnovamento «con l’aiuto di innumerevoli amici che si sono alternati nel darci una mano, spesso lavorando al freddo ma con un clima conviviale e sereno. Ci siamo sporcati le mani, di cemento, di vernice, di schiuma poliuretanica e quant’altro ma ora che siamo ragionevolmente prossimi alla conclusione dei restauri e dei rinnovamenti, possiamo dirlo, al di fuori da ogni scaramanzia! Ci siamo quasi, stiamo per tornare, con un’energia ancora maggiore». L’appuntamento per l’inaugurazione sarà il primo aprile e, come assicurano i proprietari, non sarà uno scherzo.