Sanità

Liguria, Arboscello (Pd): «Pronto soccorsi in affanno»

«In attesa di investimenti e della stabilizzazione degli operatori sanitari si faccia immediatamente una ricognizione dei posti letto Covid e si valuti una rimodulazione per sbloccare l’imbuto che rallenta gli ingressi nei reparti e intasa i pronto soccorso»

visita burlando biancheri nuovo pronto soccorso sanremo ospedale dic 2014
- Foto d'Archivio

Genova. «Raccogliamo l’allarme lanciato dai sindacati sulle difficoltà vissute dai Pronto soccorso e chiediamo per l’ennesima volta alla Regione di investire maggiormente nella sanità pubblica per garantire un servizio efficiente ai cittadini e dare garanzie agli operatori sanitari che durante l’emergenza non si sono risparmiati e che aspettano ancora di essere stabilizzati. Il graduale ritorno alla normalità sta riportando i pronto soccorso in affanno: in questa settimana in una sola giornata si è registrato un picco di 218 accessi complessivi. Manca personale e quello presente, dopo due anni di pandemia, è allo stremo e ancora in attesa di una stabilizzazione. E’ questo il risultato della gestione di Alisa della Sanità in Liguria», così il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello dopo la nota diffusa dalla Cgil sulla pressione crescente nei Pronto soccorso.

«In attesa di un intervento incisivo da parte della Regione, in grado di risolvere questo annoso problema, per far fronte alla crescente pressione bisognerebbe fare immediatamente una ricognizione su quanti reparti Covid sono ancora aperti e quanti i posti occupati e ancora necessari, e rimodulare il tutto in base all’evolversi dell’emergenza» – propone Arboscello. «Liberare posti letto – conclude il consigliere – significa sbloccare l’imbuto che si viene a creare nei pronto soccorso e li intasa, permettendo a chi necessita di un ricovero di essere spostato nei reparti invece di rimanere in attesa. Presenteremo un’interrogazione al riguardo».

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