L’8 marzo e le storie di donne della Resistenza al Polo Universitario Imperiese
Presentato il libro del diario di Maria Musso, “La ragazza dal fiocco rosso”, deportata imperiese nei lager nazisti.
Imperia. Il Polo Universitario di Imperia celebra la giornata dell’8 marzo fra storie di donne che hanno fatto la storia. Il giorno più indicato per resentare il libro del diario di Maria Musso, “La ragazza dal fiocco rosso”, deportata imperiese nei lager nazisti.
Il tema della deportazione femminile in un libro curato da quattro scrittrici: Donatella Alfonso, Antonella Ranise, Laura Amoretti e Alfonsina Sibilla. Un tema quanto mai attuale quanto nei giorni di guerra che l’Ucraina sta vivendo.
All’evento, aperto dai saluti delle autorità e dalla proiezione di un video-documentario a cura dell’Aned con la consulenza storica di Eugenio Iafrate, parteciperanno le curatrici del volume; saranno alcuni studenti a leggere brani e poesie dal libro. Il volume ha il patrocinio di Regione Liguria-Assemblea Legislativa, Anpi provinciale di Imperia, FIVL provincia di Imperia, ANED e IRK-CIR, Comitato Internazionale Ravensbrück.
L’importanza della resistenza, di allora e attuale, nelle parole del sindaco Claudio Scajola: «La resistenza Ucraina delle donne e degli uomini è fatta su valori, che si fondano sul coraggio enorme di questo popolo, che era stato sottovalutato da tutti, una Resistenza che li porterà a vincere. Ci auguriamo che avvenga con il minor possibile bagno di sangue e di saccarificio di vite umane. Quando si devono difendere i valori di democrazia e libertà, non ci si può girare dall’altra parte. Sfogliando questo libro ho assunto il concetto dell’assurdità: 26 uomini a prendere una ragazzina di 20 anni; assurdità che l’accusa, che sapeva di confessione di consapevolezza, era avere un nastro rosso sui capelli; assurdità che una ragazza di 20anni doveva essere isolata in un campo di concentramento perché poteva essere un pericolo. La libertà non si difende con le chiacchiere, ma con il coraggio».
Intervenuto anche il Prefetto Armando Nanei con due citazioni cinematografiche che, secondo il suo pensiero, ricollegano alla giornata e al libro presentato oggi: «Mi ricorda un’immagine del film di Spielberg, Schindler’s list, un mondo in bianco e nero spicca il capottino rosso di una bimba che veniva portata via dai tedeschi, che la portavano verso lo sterminio. Un colore acceso che da un’idea di speranza. Nel Signore degli anelli ricordo una frase che Sam rivolge a Frodo: “Padron Frodo, la speranza è una cosa buona. Potevamo tornare indietro e invece siamo andati avanti”. In questi momenti ci vuole coraggio».
Presente anche il nipote di Maria Musso, Angelo: «Ricordo mia zia Maria, la mia zia preferita. In famiglia cercava di parlare poco di questa sua disgrazia, affidando i suoi pensieri alle pagine, per ricordare l’orrore che aveva vissuto, affinché non lo dimenticassimo. Ha scritto questi pensieri perché parlarne a voce non era facile. Per me zia Maria è stata una grande donna».
Infine Fulvio Fellegara, presidente provinciale CGIL, che ha rircordato come oggi la disparità salariale e lavorativa fra donne e uomini sia lontana.