Imperia, fine dello stato di emergenza sanitaria. Le considerazioni del sindaco Claudio Scajola
«E ora è il tempo di prenderci una nuova vita».
Imperia. «Abbiamo vissuto, insieme, un periodo drammatico, inaspettato, che ha travolto d’improvviso le nostre vite. In oltre 700 giorni di emergenza sanitaria abbiamo tutti sofferto: chi per gli effetti della malattia, chi per aver detto addio a un proprio caro, chi per la solitudine, chi per i devastanti effetti economici della pandemia. Ci porteremo nel cuore tutto questo per sempre. Non posso non ricordare, e ringraziarli ancora una volta, i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari, i volontari, che sono stati in prima linea con impegno, senso di dedizione e sacrificio. E grazie a tutti i cittadini, la stragrande maggioranza, che hanno dato prova più e più volte di serietà e responsabilità» così il sindaco di Imperia, Claudio Scajola commenta la fine dello stato di emergenza sanitaria, ufficiale da domani, 1°aprile.
«Il nemico, invisibile, è sempre stato il virus. Talvolta ce ne siamo dimenticati e ci siamo messi a cercare nell’altro il responsabile di quello che stavamo vivendo. Tuttavia, il senso autentico di comunità non è mai venuto meno. Posso dirlo con orgoglio – prosegue il sindaco – La fine dello stato d’emergenza per il Covid non è la fine del virus, non è un liberi tutti. I contagi non sono spariti e servirà ancora attenzione. Tuttavia passiamo dall’emergenza straordinaria a una gestione ordinaria: l’ora più buia della pandemia è ormai alle nostre spalle».
Infine un pensiero alle famiglie, alla solidarietà e ai progetti futuri che caratterizzano Imperia: «In tutti questi mesi ho avuto un solo pensiero: stare vicino ai miei cittadini e mantenere viva la fiamma della speranza . Unici in Liguria, forse in Italia, abbiamo deciso di dare contributi in contanti a chi era in difficoltà nella fase più acuta dell’emergenza. Questo ci ha permesso di azzerare la burocrazia e di aiutare così velocemente chi ne aveva realmente bisogno.Ed è stato così per le risorse del PNRR. Abbiamo lavorato con largo anticipo sulle progettazioni, ci siamo fatti trovare pronti e abbiamo già portato a casa importanti risorse per tanti tanti lavori che faranno crescere la nostra bella Imperia. Nell’aprile 2020, quando eravamo tutti chiusi nelle nostre case, vi dissi che ci era permesso di piangere, ma non di mollare. Non lo abbiamo fatto. E’ ora è il tempo di prenderci una nuova vita. Insieme. Non più soli».