I sindacati presidiano la Prefettura di Imperia per i diritti di chi lavora nella sanità e nelle funzioni locali

25 marzo 2022 | 11:48
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«Allo stato attuale le risorse sono insufficienti per la revisione di tutti i sistemi indennitari fermi da oltre dieci anni»

Imperia. Le tre sigle sindacali di FP CGIL Imperia, CISL FP Liguria e UIL FPL Ponente Ligure hanno presidiato questa mattina la Prefettura di Imperia, sulla scia dello sciopero Nazionale proclamato in tutta Italia. I rappresentanti dei sindacati rivendicano «il rispetto del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, sottoscritto il 10 marzo dello scorso anno».

Lo sciopero, che oggi ha luogo in tutta Italia, è stato indetto per «chiedere risposte subito, professionali ed economiche, per le lavoratrici e i lavoratori dei comparti Funzioni Locali e Sanità che in questi ultimi due anni, in condizioni difficilissime, hanno garantito servizi essenziali e diritti costituzionali ai cittadini».

Nico Zanchi, Cisl: «Oltre al rinnovo dei contratti chiediamo lo sblocco dei fondi per assumere personale senza tetti di spesa. Questo ci permetterebbe di avere risorse nuove, sia per pagare le indennità sia per l’assunzione di personale su tutte le professionalità».

Tiziano Tomatis, Cgil «In uno Stato con tantissime difficoltà, il motore del pubblico impiego è stato portato avanti dai lavoratori dipendenti. Oggi mancano ancora le risorse per affrontare in maniera dignitosa sia la parte lavorativa sia privata».

Milena Speranza, Uil «Abbiamo contratti scaduti da anni, che non danno le risposte giuste ai lavoratori. Siamo qui a manifestare perché riteniamo che il pubblico impiego abbia diritto alla giusta retribuzione. Il contratto va rivisto e deve dare delle risposte certe».

Come sottolineano i sindacati «allo stato attuale le risorse sono insufficienti per la revisione di tutti i sistemi indennitari fermi da oltre dieci anni, la valorizzazione della professionalità attraverso la riforma degli ordinamenti e dei sistemi di classificazione la contrattazione integrativa e la necessità della rimozione dei vincoli normativi ad oggi esistenti un piano straordinario di assunzioni nella pubblica amministrazione la mobilitazione di domani rappresenta solo il primo passo di una mobilitazione generale che si concluderà solo con il recepimento dei principali punti delle piattaforme contrattuali presentate al governo ormai più di due anni fa».