Il tavolo |
Cronaca
/
Imperia
/

Guerra in Ucraina, vertice in Prefettura per accogliere i profughi. «Pronti per dare assistenza a 360 gradi»

8 marzo 2022 | 14:24
Share0

Tutto pronto per bandire gare e affidare gestione dell’accoglienza

«Credo che questa emergenza, questa situazione, debba essere affrontata in maniera corale con la partecipazione di tutti gli enti che possano dare un contributo per alleviare le sofferenze di queste persone che loro malgrado si trovano in questa situazione», ha dichiarato il prefetto di Imperia Armando Nanei al termine dell’incontro.

Comuni, diocesi, associazioni e privati cittadini: la macchina della solidarietà si è messa in moto fin dal 24 febbraio scorso, primo giorno dei bombardamenti russi in Ucraina. Ma dietro alla possibile accoglienza di migliaia di profughi, serve una regia ben orchestrata. Soprattutto perché l’emergenza Covid non è ancora finita e alle diverse urgenze, l’Asl dovrà cercare di garantire anche la vaccinazione. «Oggi abbiamo fatto un po’ il punto della situazione per quanto riguarda le incombenze di carattere sanitario – ha spiegato Nanei  – Non tutti i cittadini che verranno hanno completato il ciclo vaccinale, quindi abbiamo l’emergenza Covid, ma soprattutto anche altri tipi di emergenza sanitaria. Da questo punto di vista l’Asl si è messa a disposizione, attraverso la Regione».

«Ci sarà anche una sorta di punto informazioni, anche con la presenza di personale sanitario che sarà allocato presso la stazione di Imperia – ha aggiunto il prefetto -. Si stanno organizzando attraverso un collegamento Regione, Protezione Civile e anche le Asl sul territorio. La Questura è a disposizione per creare meno disagio possibile a queste persone. Per quanto riguarda invece l’alloggio, il vitto, la sistemazione, l’assistenza vera e propria, abbiamo fatto la raccolta delle disponibilità, che ci hanno dato i Comuni ma anche altri enti, ecclesiastici e non: un elenco di strutture dove potranno essere ospitate queste persone che poi verranno gestite attraverso i Comuni stessi o attraverso il sistema Cas».

Ad arrivare in provincia di Imperia saranno soprattutto donne e bambini, che costituiscono la maggioranza dei profughi in fuga: gli uomini, al momento, restano in patria a combattere la guerra contro i russi. Sarà dunque necessario poter garantire loro assistenza sanitaria e scolastica. Indispensabile l’intervento di un mediatore culturale.

I primi profughi arrivati alla spicciolata non hanno chiesto assistenza pubblica ma sono ospiti di familiari o amici residenti in provincia da tempo. Non tutti saranno così fortunati da potersi rifugiare nelle case dei propri cari, per questo la macchina amministrativa è pronta: «Abbiamo già fatto tutti i passi – conclude il prefetto Nanei – Spero entro domani mattina di avere la conferma dei Comuni e la scelta dell’assistenza che vogliono praticare, poi passeremo alla parte operativa con le gare per le cooperative che intenderanno a partecipare. Questa provincia ha risposto in maniera straordinaria».